La commissione dell’economia del Consiglio degli Stati propone al plenum di abbandonare i negoziati con la Francia per la convenzione sulle successioni. Con 7 voti contro 3 ha deciso di respingere la convenzione negoziata con Parigi.

La convenzione del 1953 prevede un’imposizione sulla base del domicilio dell’erede e non del defunto. La Svizzera avrebbe voluto nuovi negoziati sul testo, mentre la Francia si è opposta.

Dal 1. gennaio 2015, i due paesi applicheranno il loro diritto interno in materia di successione e i circa 180 000 svizzeri domiciliati in Francia saranno interamente sottoposti allo sviluppo del diritto francese e rischieranno la doppia imposizione.