La probabilità che entro la fine dell’anno si ripeta un nuovo ciclo di El Niño, un fenomeno climatico che provoca siccità, inondazioni e altre perturbazioni, è salita del 80%. Lo ha annunciato di recente l’Organizzazione meteorologica mondiale.

L’allarme è lanciato : “Il mondo deve prepararsi a un nuovo episodio di El Niño. La probabilità che si verifichi di nuovo questo grave fenomeno climatico ha raggiunto il 60% in giugno e agosto e sarà del 80% fra ottobre e dicembre – ha indicato l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) nel suo bollettino informativo.

I suoi esperti hanno indicato che al momento è ancora presto per prevedere le regioni del mondo che saranno toccate o quale fenomeno (siccità,inondazioni o altro) si produrrà.
“Ne sapremo di più in agosto – ha dichiarato il dottor Rupa Kumar Kolli, responsabile presso l’OMM della divisione clima mondiale.

Mappa delle anomalie di temperatura dell'Oceano Pacifico (°C) durante una condizione di El Niño (dicembre 1997)
Mappa delle anomalie di temperatura dell’Oceano Pacifico (°C) durante una condizione di El Niño (dicembre 1997)

Numerosi governi hanno già iniziato a prepararsi all’emergenza, ha aggiunto l’OMM, che precisa di aspettare un fenomeno climatico di portata moderata.

El Niño esercita un’incidenza maggiore sul clima mondiale. Questo fenomeno climatico, che si manifesta con un aumento della temperatura dell’Oceano Pacifico e perturbazioni meteo maggiori, sopraggiunge ogni 2-7 anni (soprattutto nel 1982-83 e nel 1997).
L’ultimo episodio risale al 2009-2010 e malgrado possa essere di natura “moderata”, ogni volta le vittime si contano a migliaia, i danni economici si quantificano in decine di miliardi di dollari e le perdite ecologiche riguardano specie e territori interi.

L’OMM ha constatato che di recente le temperature nel Pacifico sono aumentate sino a raggiungere “livelli che corrispondono a un’anomalia El Niño di debole intensità”.
Il Pacifico dovrebbe continuare a riscaldarsi nei prossimi mesi, con un picco atteso nel 4. trimestre. “El Niño dovrebbe raggiungere l’apogeo nel 4. trimestre e persisterà sino ai primi mesi del 2015, prima di dissiparsi.”