Pubblicato ieri in prima pagina da Opinione Liberale e ripresentato*** con il permesso della testata

*** con i miei, telegrafici, commenti. Titolo originale: “Tra tasse, multe e ribaltamenti”

— Che abbiano potuto, in men che non si dica, tagliare il deficit di 120 o 130 milioni supera l’umanamente concepibile. Secondo me sono fantasie.

— Non ho idea se la lode a Laura Sadis sia meritata o meno. Ma trovo abbastanza ingenuo che il partito scriva: “Lei sì che si è impegnata, purtroppo gli altri…” Anche se fosse vero, una dichiarazione del genere, pro domo, non passerebbe mai.

— Le Beltra-operazioni sui sussidi di cassa malati saranno anche encomiabili ma, finché non diverranno effettive, non faranno risparmiare un solo franco.

— L’idea del radar al fine di risanare i conti dello Stato è – diciamolo pure – delirante. Quanti milioni vogliono risucchiare?

— La Lega – ormai è sotto gli occhi di tutti – sta virando alla grande (pur senza avere, a mio modo di vedere, perso visibilmente terreno; ma come si fa a dirlo con certezza?) Cavalli di battaglia “granitici” vengono abbandonati per strada senza batter ciglio (e con una notevole dose di faccia tosta). Moltiplicatore giù, tassa sul sacco passeranno-sul-nostro-cadavere, radar vade-retro-Satana: queste cose servivano prima!


Il governo presenta oggi le sue misure per il «risanamento» finanziario. Dei conti che, nonostante gli sforzi, sono ancora in pro­fondo rosso. Se a livello quantitativo il risul­tato può essere accettabile (entro i parame­tri del freno ai disavanzi) a livello qualitati­vo l’esercizio, sulla base delle indiscrezioni di questi giorni, è completamente fallito.

Tasse, multe e ribaltamenti sui comuni: que­sto sembra essere il menu (indigesto) che verrà propinato alla popolazione. Ancora una volta si è persa un’occasione. Quando si sente che nelle misure di risanamento vi è quella di piazzare radar sull’autostrada per far cassetta ci spiace ma proprio significa che non ci siamo, che non si è compresa la situa­zione. Da tre anni a questa parte l’esercizio del preventivo ci mostra, putroppo chiara­mente, una sola cosa: l’incapacità di questo governo di decidersi nel rivedere, una volta per tutte e in maniera critica, la spesa dello Stato. O meglio di una parte, maggioritaria, di questo governo.

Laura Sadis ha sempre cercato di farlo, purtroppo potendo contare su una scarsa collaborazione dei colleghi. Se Paolo Beltraminelli, almeno in questo periodo, sta cercando di rivedere alcuni im­portanti sussidi, sull’altro fronte Manuele Bertoli si sa quale posizione abbia rispetto alla riduzione della spesa. E poi? Beh poi ci sono altri due consiglieri di Stato che per il momento si limitano a proporre nuove tasse (come quella sul sacco o quella sui posteg­gi), rispettivamente sognano un Cantone disseminato di radar per spremere, come limoni, gli automobilisti (alla faccia di tutti i proclami e delle taglie che qualcuno aveva proposto proprio sui radar!).

Vedremo quali saranno tutte le proposte messe sul tavolo, ma se queste sono le premesse non si andrà molto lontano. Saremo ingenui ma siamo ancora convinti che questo Cantone, e la sua popolazione, si meritino qualcosa di più che multe, tasse e ribaltamenti.