Crash del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto da un missile sopra l’Ucraina : i media americani e occidentali non hanno perso tempo per scatenarsi in un’orgia di accuse contro la Russia e i ribelli pro-russi, alla televisione, su Internet e sui giornali.

Le persone ben informate sanno che i media mainstream occidentali funzionano come una macchina di propaganda soprattutto per gli interessi degli Stati Uniti. Quello che sorprende è vedere a che punto funziona questa manipolazione mediatica.

Senza rispetto per le vittime del crash, i media occidentali e la stampa scandalistica hanno fatto a gara a chi pubblicava il peggior linciaggio ai danni del presidente russo Vladimir Putin.

Il britannico Daily Mail sabato pubblicava in prima pagina : “Putin ha ucciso mio figlio”, citando la famiglia di una delle vittime inglesi a bordo del volo MH17. Il Daily Express urlava “I ribelli di Putin hanno distrutto l’aereo”. Il The Sun ha vuotato la fossa settica con il titolo “I saccheggiatori di Putin derubano una vittima inglese.”

Questi sono i tabloid, ma anche la stampa “seria” ha chiesto la testa di Putin, seppur in un modo più raffinato. The Independent titolava “L’evidenza indica Putin”. The Guardian scriveva “L’Ucraina afferma che prove evidenti mostrano l’implicazione dei russi”.

Una manipolazione mediatica che ha messo da parte qualsiasi forma di indipendenza nel trattamento o nell’analisi delle circostanze dell’abbattimento dell’aereo, decollato da Amsterdam e diretto in Malesia, a Kuala Lumpur.

Putin viene incolpato del disastro ancora prima che vi siano prove sicure. Viene considerato responsabile sulla base di insinuazioni e voci diffuse ad arte dal regime di Kiev, che notoriamente è una marionetta di Washington e Bruxelles. E’ il segno chiaro della degenerazione del giornalismo occidentale.

La campagna “spaccate le gambe alla Russia” era iniziata venerdì scorso quando il presidente Barack Obama aveva dato istruzioni precise a Samantha Power, ambasciatrice americana alle Nazioni Unite.
La Power aveva dichiarato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu : “Pensiamo che il volo MH17 della Malaysia Airlines, che trasportava 298 persone da Amsterdam verso Kuala Lumpur, sia probabilmente stato abbattuto da un missile terra-aria, un SA-11 usato in una regione controllata dai separatisti nell’est dell’Ucraina […] Non possiamo escludere un sostegno tecnico del personale russo per l’utilizzo di questi sistemi.”

E’ il metodo americano : adattare i fatti alla loro politica. Lo abbiamo visto nel passato, con le presunte armi di distruzione di massa in Iraq, con i terroristi di al Qaeda in Afghanistan e l’intervento “umanitario” in Libia, senza dimenticare le armi chimiche in Siria.

Ogni volta è stato provato che gli Stati Uniti mentono e manipolano allo scopo di attuare i loro progetti o portare a cambiamenti di regime. E ogni volta, grazie a un sistema di propaganda mediatica, possono ricominciare, impuniti.

Obama-Biden

Gli Stati Uniti non hanno alcuna prova del coinvolgimento della Russia nel crash del volo MH17. Il New York Times titolava “Gli Stati Uniti esaminano le prove di un coinvolgimento russo nel cras del volo MH17” ma nell’articolo non vi era nessun dettaglio, nessuna prova. Tutto era affermato sulla base di voci provenienti da fonti anonime.

L’articolo riporta una frase che la dice lunga : “L’Ucraina nega qualsiasi implicazione delle sue forze militari e i responsabili americani le credono.”

Una variante di questa versione è stata che i ribelli guidati dai russi nell’est dell’Ucraina manipolavano le prove sul sito del crash dell’aereo, vicino alla frontiera russa.
Il Washington Post ha citato il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk : “Terroristi guidati dai russi impediscono l’accesso al sito del crash alla comunità internazionale e ai governi esteri.”

Così funziona il sistema mediatico al servizio degli Stati Uniti. L’insinuazione viene galvanizzata per avere l’aria di essere una prova. Il terreno viene preparato per gli obiettivi politici.

(Fonte : www.presstv.ir)