Ho avuto (potrei dire: sto avendo) una discussione – in termini molto corretti – su Facebook con un PLR tutto d’un pezzo (“radicale” si è autodefinito), il signor Pier Ceppi, residente nel Mendrisiotto. Tema del contendere è il comunicato del partito sopraggiunto fulmineo nelle redazioni il 3 agosto (era stata aperta su Facebook, e presto chiusa, una pagina che attaccava ingiuriosamente Bertoli).

Ecco dunque il comunicato, già ampiamente pubblicizzato.

 

Il PLR dice NO al degrado nel dibattito politico!

Inaccettabili gli attacchi di queste ore al presidente Bertoli

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Il PLR ha preso atto con costernazione degli attacchi, inaccettabili e inammissibili, cui è stato bersaglio il presidente Manuele Bertoli a seguito dei contenuti della sua allocuzione per la festa nazionale del Primo agosto.

Il PLR ritiene atteggiamenti di questo genere non hanno nulla a che vedere con i principi di rispetto e libertà di espressione sui quali si fonda il nostro paese, si può non concordare con quanto detto da Bertoli, ma il dissenso va espresso in altro modo, sempre nel rispetto delle persone.

Il PLR stigmatizza questo modo di interpretare il confronto politico.

 

Per Pier Ceppi questo testo è perfetto. La mia opinione è diversa. Questo testo è accettabile per quello che dice e inaccettabile per quello che non dice. Sdegno per l’oltraggio perpetrato ed entusiastico appoggio al “martire”? Bene, concordo e mi unisco.

Ma anche incapacità di valutare (e conseguente silenzio) il plateale abuso del consigliere di Stato, che spergiura di “accettare” la decisione popolare (ma non l’accetta affatto e pensa che – visto che il popolo si è “sbagliato” – essa vada “corretta”). Abuso commesso parlando come presidente del governo in una solenne occasione ufficiale! Non a una merenda con musica di attivisti del PS.

Oltre tutto argomentando in modo inetto, al limite del patetico: “Quando saranno stati presi determinati provvedimenti (di stampo socialista, ovviamente), allora la situazione sarà migliorata e il popolo ri-voterà NO”. Ma si può?

Tutto questo, questa goffa e grossolana provocazione, ha meritato l’impenetrabile silenzio del PLR.

francesco de maria

 

Post scriptum. Per di più, senza avere la minima idea di chi possa essere all’origine del misfatto: un buontempone, un provocatore, un leghista mentecatto, un socialista mentecatto, un Giamburrasca?

Tutti aspettano notizie dal Procuratore.