Il vice presidente del Centro di studi politici della Russia, il tenente generale Evgenij Buzhinskij, ha rilasciato a “La Voce della Russia” la seguente intervista.
Il vertice della NATO si terrà, tra imponenti misure di sicurezza, il 4 e 5 settembre nel Galles. L’alleanza si propone, come ha dichiarato, di “modernizzarsi”. Secondo Lei che cosa significa questo?
Evgenij Buzhinskij Non saprei cosa intendono di preciso per “modernizzazione”, ma penso che la NATO abbia deciso di rivedere la sua strategia. Credono di non essersi accorti in tempo del brusco potenziamento delle forze armate della Russia che, secondo loro, stanno dimostrando un approccio non tradizionale usando reparti speciali, tecnologie mediatiche e metodi da cyberguerra. Evidentemente hanno deciso di aumentare le loro forze di pronto intervento e accentuare il ruolo dei reparti speciali.
Potrebbe trattarsi anche di creazione di una brigata mista di Ucraina, Polonia e Lituania?
EB L’Ucraina non è membro della NATO, in Galles il tema non sarà discusso, anche se, certamente, potrebbero creare una brigata. L’esperienza dimostra tuttavia che le unità militari di questo tipo sono poco efficienti, siano esse franco-tedesche, trilaterali di Polonia, Germania e Francia o, come in questo caso, di Polonia, Lituania e Ucraina. I progetti di questo tipo hanno una valenza rituale, politica, pertanto rimangono sulla carta.
È stato comunicato che alla vigilia del vertice di Galles in Repubblica Ceca prenderanno il via grandi esercitazioni di truppe, alle quali parteciperanno ben 12 Paesi della NATO. Il premier del governo ceco Bohuslav Sobotka ha dichiarato che il suo Paese aumenterà le spese per la difesa. In ottobre in Polonia e Lituania verranno delle truppe USA per partecipare a esercitazioni congiunte. Quando le esercitazioni vengono svolte dalla Russia, si dice che è una dimostrazione della forza e un tentativo di intimidazione.
EB La NATO si era un po’ “rilassata”, mentre la Russia si adoperava per l’efficienza delle sue forze armate. Ora ha deciso di intensificare l’addestramento. È normale. Certo, potremmo far casino sulla stampa, parlare della nostra “preoccupazione”, ma dal punto di vista militare ciò non avrebbe alcun senso.
Lei sta ragionando con grande calma, mentre in Europa non si fa altro che parlare di una minaccia di grande guerra. Il Segretario della NATO ha minacciato di “fare del male” a Mosca per punirla per Donetsk e Lugansk.
EB Ve lo dico con certezza: non ci sarà guerra tra Russia e NATO, perché nessuno dei due è pronto ad affrontare la prospettiva del reciproco annientamento. Ogni conflitto della Russia con l’alleanza di cui fanno parte gli USA potrebbe portare all’impiego di armi nucleari. Quanto a Rasmussen, sta facendo delle dichiarazioni irresponsabili, ma lui è Segretario uscente. Per quel che riguarda i politici seri e i militari, non vedo che siano preoccupati. Si pensi all’incontro dei ministri della Difesa di Russia e Stati Uniti. Il nostro Shoygu, come era d’obbligo, ha espresso preoccupazione per l’aumento delle truppe NATO in vicinanze delle nostre frontiere. Hagel, in risposta, si è detto preoccupato dalla concentrazione delle truppe russe ai confini dell’Ucraina. Il ministro russo ha replicato che in Ucraina “è in corso una guerra e noi dobbiamo essere pronti”. Si sono capiti perfettamente.
La Polonia e gli Stati Baltici stanno chiedendo alla NATO di aprire una base militare nel loro territorio. Ora, vista la situazione, potrebbero aumentare le pressioni.
EB La Polonia vuole tanto avere in casa un po’ di America. Da 10 anni stanno chiedendo: “Dateci almeno qualcosa. Allora potremo dormire tranquilli. Se la Russia ci aggredisce, significherà che ha aggredito l’America”. Ai polacchi si risponde che l’articolo 5 del Trattato di Washington garantisce il principio della difesa collettiva. Lo stesso per gli Stati Baltici che sembrano essere ossessionati dalla mitica “minaccia russa”. .
Significa che non si andrà incontro ai polacchi e agli Stati Baltici?
EB In Polonia già è dislocata una compagnia aviatrasportata degli USA, un centinaio di persone che fanno i turni. Vengono, spendono dei soldi, poi tornano a casa. Dal punto di vista militare, dislocare qualcosa nei Paesi Baltici non ha senso. Gli hanno già dato una squadriglia area, che pure fa i turni, per tranquillizzarli: “Calma, ragazzi, ci pensiamo noi della RAF”. È solo un gesto dimostrativo. Tra l’altro, alla vigilia del vertice, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto che non si deve violare l’Atto costitutivo Russia-NATO, sebbene alcuni esperti credano che in Galles si possa decidere di rinunciare a questo documento. Allora la NATO non avrebbe più alcun obbligo nei confronti della Russia.
Anche la Russia dislocherà a Baranovichi, in Bielorussia, praticamente ai confini della NATO, 35 dei suoi caccia Su-35. Vuol dire che la spirale della tensione continua?
EB Tutto dipende da come si svilupperà la situazione in Ucraina, a meno che non si riesca a trovare una soluzione politica. Sembra però che Kiev abbia deciso di fare tutto con la forza. Ciò porterà inevitabilmente alla distruzione totale di tutte le infrastrutture a Donetsk e Lugansk. Insomma, per ora la luce non si vede.