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L’on. Orlando Del Don è il nuovo capogruppo UDC in Parlamento. Succede all’on. Marco Chiesa. Avevo parecchie domande da porgli, e non tutte comode (sono un “finto cattivo”, mi piace). Una domanda importante ai miei occhi era quella relativa all’elezione in Consiglio di Stato: lista UDC invece che appoggio alla Lega. Anche perché mi è capitato di sentire dei Liberali, più d’uno, parlare all’incirca così: “Senza il Nano, Borradori e Quadri, e senza i voti dell’UDC, questa volta non possono farcela”.

Realismo? Speranze? Utopie? Lo vedremo. Un’intervista di Francesco De Maria.


Francesco De Maria   Psichiatra, scrittore, docente, granconsigliere, facebooker (!)… e adesso capogruppo UDC. Come fa a fare tutte queste cose? Quante ore ha la sua giornata?

Orlando Del Don Il segreto sta nel formare una buona squadra di collaboratori, competenti, fidati, responsabili… e saper delegare.

Come governerà il suo piccolo popolo parlamentare? Quale “spazio d’azione” ha l’UDC in Gran Consiglio?

ODD Come ho sempre fatto. Con il rispetto nei confronti di colleghi e avversari, con l’ascolto, con la passione e l’umanità che le idee e le persone meritano, con la massima collegialità … ed esigendo sempre la reciprocità. Affinché l’UDC in Gran Consiglio possa sempre esprimersi con l’autorevolezza, il senso di responsabilità e la dignità che la contraddistingue; solo così essa potrà conservare e potenziare il suo spazio di azione.

Guardando all’UDC ticinese si ha l’impressione – non si arrabbi! – di un partito un po’ in crisi, incapace di emergere. Mi assicuri che non è così.

ODD L’UDC ticinese ha dovuto nel tempo superare la diffidenza, l’indifferenza e i conflitti di lealtà (nei confronti di altre forze politiche) di un elettorato – lui sì – talvolta confuso, perplesso e in crisi. E questo proprio a seguito di attacchi, pregiudizi e tatticismi di scuderia di una sinistra presuntuosa ed arrogante… ora più che mai lei stessa in crisi (e pour cause!).

Io sono un luganese DOC e mi ha sempre colpito la debolezza della sezione cittadina dell’UDC. Prima c’era Walder, poi per breve tempo Moor, adesso Galeazzi. Le ultime comunali a Lugano sono state un grosso guaio. Come potrebbe crescere e rafforzarsi la sezione ceresiana?

ODD La sezione luganese del partito è passata attraverso avvicendamenti naturali – direi anche necessari e sufficienti – che sono in parte ancora in essere. Non poteva essere altrimenti vista la sua importanza in termini numerici, le diverse anime e sensibilità presenti al suo interno e la forte presenza della Lega. La sua crescita? È già in atto.

UDC la svolta!” fu il tema di una conferenza stampa UDC alla quale assistetti personalmente. I capi UDC dichiararono allora che alle elezioni dell’aprile 2015 il partito non avrebbe aiutato la Lega nella corsa per il governo. Questa decisione è definitiva?

ODD L’UDC della svolta è oramai lanciata e orientata chiaramente nella direzione a suo tempo scelta e condivisa dal Partito.

Il rifiuto UDC potrebbe a suo avviso provocare la perdita di un seggio alla Lega? A quali condizioni, eventualmente, l’UDC potrebbe “ritornare sui suoi passi”?

ODD L’UDC ha già fatto a suo tempo la sua proposta … rifiutata dalla Lega. Il caso è chiuso.

Ha sorpreso molti (anche me) la sua posizione sul caso Arlind, allineata a quella della sinistra. Che cosa può dirci in proposito?

ODD Il mio ragionamento – allora come adesso – era ed è animato da una logica più che chiara e condivisa, anche sui media; e cioè, ci si accanisce nei confronti di un soggetto tranquillo e integrato e poi non si è capaci di mettere alla porta criminali, approfittatori e nullafacenti patentati? Messaggio, il mio, che voleva anche far riflettere (popolazione, politici ed istituzioni) su questo insanabile paradosso, questa schizofrenia che sposta e distrae l’attenzione delle persone su “questioni di lana caprina” eludendo nel contempo le questioni di peso e di fondo!

A me dava fastidio che la legge non dovesse applicarsi a una persona solo perché provvista di qualche “santo in Paradiso” (i nomi li conosciamo tutti). Non ne sarebbe nata una disparità di trattamento evidente e urtante?

ODD   Questi cosiddetti “Santi in Paradiso” sono una sciagura per il Paese, per la Politica seria e, in casi simili,  ancor di più. Le disparità di trattamento sono chiaramente intollerabili e vanno abolite senza alcun dubbio.

Alla fine Arlind è partito. Non è meglio così?

ODD   Il caso Arlind ci deve far riflettere su quei soggetti pericolosi, criminali, nullafacenti e approfittatori che in realtà il Paese non è in grado (o non vuole?) allontanare e che sono una vera e propria sciagura per la nostra società nonché una provocazione per tutti coloro che si sono integrati con valore, onestà ed impegno nel nostro Paese. Non saranno pertanto gli Arlind del caso a condizionare e a minare in futuro la nostra socialità. Resta il fatto che comunque la legge va applicata, sempre!

Veniamo al caso che ha tenuto (e sta tenendo) banco in questi ultimi giorni: il caso Bertoli. Lei condanna Bertoli? Se sì, perché?

ODD   Si. Bertoli con la sua allocuzione e le sue prese di posizioni successive in risposta alle giuste critiche mossegli ha chiaramente sbagliato. Il Presidente del Consiglio di Stato è il Presidente di tutti e non può calarsi nei passi di un soggetto qualunque quando è chiamato a rivestire le insegne istituzionali. Non può permettersi di criticare e attaccare, come ha fatto, le scelte democratiche dei cittadini, mettendone in dubbio la validità! Da biasimare anche le sue prese di posizione in risposta alle critiche mossegli; prese di posizioni, le sue, di pancia, non mediate, reattive ed istintive, che non sono compatibili con l’alta carica istituzionale che riveste. La dignità e l’autorevolezza della sua persona e delle istituzioni che rappresenta ne escono ammaccate e umiliate … a causa della sua cocciutaggine nel voler negare ad oltranza l’evidenza del suo errore!

Faccio l’avvocato del diavolo. Bertoli ha delle convinzioni profonde, è un ardente europeista, aborrisce la xenofobia e non è un eunuco (questa non l’ho inventata io). Aveva il diritto di dire quello che ha detto…

ODD   No, quando si rivestono ruoli istituzionali di questa importanza. Inoltre egli – malgrado le sue idee e convinzioni – ha cionondimeno il dovere di rispettare le scelte democratiche del sovrano, senza se e senza ma!

Lei sa se effettivamente Bertoli ha presentato una denuncia per reati contro l’onore? Conosceremo mai l’autore del messaggio ingiurioso?

ODD   Non so se l’On. Bertoli abbia o no presentato una denuncia penale per reati contro l’onore. Conoscere o meno l’autore del messaggio ingiurioso non è prioritario; è una questione che riguarda solo Bertoli e sarebbe buona cosa che Bertoli, qualora decidesse di procedere a questa denuncia, lo facesse senza riportare ancora la questione sui media. Credo fermamente che un Consigliere di Stato debba avere altre priorità che non quelle di esporsi a dispute e scambi di opinioni e di “cortesie” con gli internauti del Paese. Sarebbe ora e tempo – dopo questa pausa estiva politicamente “scomposta” ed iperbolica – di ritornare ad occuparsi delle questioni serie ed urgenti del Paese e di voltare finalmente pagina.

Facebook promuove la volgarità? L’irresponsabilità? La vigliaccheria?

ODD   Facebook è anche e soprattutto una valvola di sfogo … rapida, istantanea, pulsionale, emozionale, istintiva … una forma di inconscio sociale e del Paese con il quale dobbiamo tutti confrontarci, soprattutto se si hanno ruoli e cariche pubbliche, visibilità … e i Consiglieri di Stato non sono immuni da ciò, anzi!  La volgarità, l’irresponsabilità e la vigliaccheria su FB non sono altro che il riflesso di una società siffatta! Spiace dirlo ma non si sfugge a questa regola, purtroppo! Non bisogna perciò demonizzare eccessivamente e ingiustamente il mezzo, che rimane tale…

Se uno psicologo mi dicesse: “Hai diritto di chiedere la definizione di TRE parole”, una delle tre che sceglierei sarebbe senza dubbio “provocazione”. Bertoli ha provocato. Chatrian e Solari hanno provocato. Lei frequenta il Pardo?

ODD   Le provocazioni – volontarie o involontarie – sembrano oramai di ordinaria amministrazione, anche ai “piani alti” ed esprimono, oltre che una forma di narcisismo a basso costo, la poca conoscenza dell’animo umano e del suo funzionamento.

Chi, o meglio, che cos’è Polanski?

ODD   Polanski è un artista e un uomo… che in passato ha sbagliato e che molto probabilmente è dolorosamente consapevole di ciò. Consapevolezza che lo ha portato a declinare abilmente e intelligentemente l’imbarazzante invito dei vertici del Filmfestival. Consapevolezza ed accortezza, quella di Polanski, che è però mancata ai dirigenti del Festival di Locarno… rimpiazzata dalla sicumera, dalla provocazione e da una forma di prosopopea molto snob e irritante!

Che cosa pensa delle veementi proteste pipidine? Genuine? Elettoralistiche?

ODD   La protesta PPDina era da attendersi; inevitabile, regolare e puntuale… come i Monsoni! Peraltro necessaria, utile, salubre per tutti, anche per coloro che si sono sentiti toccati e si sono ritenuti offesi da queste dure critiche. Critiche in ogni caso condivisibili.

La sinistra si è barricata “come un sol uomo” a difesa del fortino…

ODD   La sinistra ha avuto delle reazioni scomposte e viscerali; un segnale di debolezza e imbarazzo che non è sfuggito a nessuno (neanche a loro)… una forma di spasmo la loro levata di scudi. Non me ne voglia nessuno ma questa reazione ha avuto tutta la portata di un rantolo pre-agonico da parte di quelli (ma fortunatamente non è tutta così la sinistra) che si sono sempre creduti al di sopra delle regole, dei doveri, delle sofferenze e degli affanni di ordinaria amministrazione che tocca la gente comune, lasciata fuori dai loro templi e dai loro circoli di “eletti”!

Per finire, il festival locarnese è uno strumento nelle mani del “politicamente corretto”?

ODD   Il Festival è di tutti e, tenuto conto della sua straordinaria visibilità, non può certo pretendere alcuno sconto o trattamento privilegiato, soprattutto quando si fanno errori madornali… con i soldi dei contribuenti.

Pare che Solari (io non c’ero) abbia detto: “3 sono i compiti del presidente: trovare i soldi; trovare i soldi; trovare i soldi”. Non gli è venuto in mente di dire “Spenderli bene”. Ma forse era sottinteso…

ODD   Esatto. Questo è proprio il problema nella sua essenza. Il soldi ci sono, si tratta ora di sapere come usarli in modo intelligente, responsabile e accorto. Vedremo l’anno prossimo se i vertici del Festival vorranno recidivare per l’ennesima volta o trarre finalmente profitto da questo scambio di pareri e di sacrosante verità – talvolta anche dure da accettare, ne convengo – che rappresentano il pensiero di una importantissima parte della popolazione, se non addirittura la maggioranza di questa.

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