Jean Olaniszyn del Rivellino, amico del nostro portale, ha sottoposto ad Alisa una complessa domanda sull’esplosivo conflitto ucraino. Alisa, benché si trovi in vacanza al mare, ha voluto rispondere subito, ciò di cui la ringraziamo calorosamente.

 

Jean Olaniszyn   Gli USA hanno organizzato il caos in Medio Oriente creando il Califfato Islamico per destabilizzare Russia e Cina, agitando le loro popolazioni musulmane. Grande obiettivo americano è quello di imporre il dollaro come moneta unica sul mercato del gas, la fonte energetica del XXI secolo e il principale motivo dell’aggressione USA-UE per impadronirsi del giacimenti (Shale gas) in Ucraina. Con la doppia offensiva sferrata da Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele – attacco simultaneo in Iraq, Siria, Libano e Palestina, e offensiva nell’Est Europa attraverso la crisi promossa in Ucraina, di cui i media non raccontano le reali proporzioni (entità dei combattimenti, vittime, presenza di militari USA, mezzo milione di profughi già accolti da Mosca) – non ritiene logico che Putin dovrà prima o poi intervenire militarmente, oltre che per difendere la popolazione russa (in particolare se la Crimea fosse attaccata dai mercenari presenti su suolo ucraino), anche per non concedere troppo spazio a certe correnti a lui ostili in patria?

Alisa 321aAlisa Kolokoltseva    Grazie mille Jean per la sua domanda. Lei ha ragione. Per contrastare il tentativo di imporre il dollaro come valuta egemone sui mercati mondiali il presidente Putin ha un progetto per l’anno 2015: si tratta del rublo d’oro. Sarà una moneta munita di copertura aurea. Questa novità finanziaria avrà il potere di influenzare l’economia mondiale.

L’Ucraina è ricchissima di materie prime: ferro, manganese, nichel, uranio… Ma l’Ucraina come stato sovrano esiste solo da 23 anni. La Russia è nata sul fiume Dnepr, Kiev era la capitale della Russia. Quando Lenin creò un nuovo stato dopo la fine dell’Impero Russo, egli suddivise il territorio in repubbliche. Così nacque l’Unione Sovietica, la CCCP, composta da 15 repubbliche. Poi Lenin stesso costituì in repubblica una regione alla periferia occidentale del paese, e la chiamò Ucraina, che significa appunto “periferia”, periferia della Russia, s’intende. La capitale era già a Mosca. Nikita Kruscev era di quelle parti. È stato lui a staccare la Crimea dalla repubblica Russa e ad aggiungerla alla repubblica Ucraina, che comunque apparteneva all’Unione Sovietica.

Boris Eltsin dopo la dissoluzione dell’URSS ha permesso a certe repubbliche di separarsi e di costituirsi in stati indipendenti. Così il 24 agosto 1991 è nato un nuovo stato: l’Ucraina. Ma durante tutti i decenni precedenti l’Ucraina ha ricevuto dalla Tesoreria di stato dell’URSS ingenti somme per la costruzione di fabbriche e infrastrutture. Per non parlare dell’industria del ferro e dell’acciaio, dell’energia, della flotta, dell’agricoltura, della sanità, dell’educazione! Dopo il “divorzio” del 1991 l ‘Ucraina ha potuto tenersi tutte le ricchezze accumulate durante più di 70 anni di esistenza dell’Unione Sovietica. Il più grave è che l’attuale governo ucraino non desidera mantenere buoni rapporti con la Russia, spinge per entrare nell’UE e compie aggressioni contro la popolazione russofona e filo-russa che rasentano il genocidio. I mass media [sicuramente molti ma NON tutti, ndR] stanno nascondendo la verità e cercano di mettere tutto il mondo contro la Russia.

Sin dai tempi della Prima Guerra Mondiale si parla della “minaccia russa” e si continua parlarne, anche se i Russi hanno salvato il mondo dal fascismo nel 1945. Guardiamo una carta geografica e vediamo dove la Russia ha degli impianti militari. Poi guardiamo dove li ha la NATO e guardiamo dove gli Stati Uniti stanno combattendo le loro guerre. La Russia persegue da sempre una politica di pace e la Crimea è ri-diventata russa non in conseguenza di una guerra bensì grazie a un referendum democratico, senza che sia stato sparato un sol colpo. Il 98 per cento della popolazione della Crimea ha deciso di aderire alla Russia.

Purtroppo la situazione non è così pacifica nel sud-est della Ucraina. Il Donbass sta lottando per la sua indipendenza, i suoi abitanti vogliono parlare la loro lingua. Per 23 anni il potere ucraino ha proibito la lingua e la cultura russa nei territori dello stato, dove la ripartizione etnica è al 50%. Questa è forse democrazia? In Svizzera ci sono quattro lingue nazionali. Se domani abolissero il francese o l’italiano e permettessero alla gente di comunicare solo in schwyzerdütsch? Come reagirebbe la popolazione? Bisogna assolutamente capire il popolo che sta lottando in Ucraina per i suoi diritti fondamentali.

Il presidente Putin si trova in una situazione difficile perché ha la guerra ai confini del suo Stato. Al di là della frontiera la popolazione di etnia russa viene ammazzata. La Russia è una nazione pacifica e non bisogna credere che truppe russe stiano combattendo una guerra sul territorio ucraino. Questa non è altro che una provocazione di certi media, non confermata dai fatti. Purtroppo la guerra è anche un business. Infatti in Ucraina ci sono numerosi mercenari di varie nazionalità. A qualcuno piace vendere i panini, qualche altro preferisce combattere per denaro. Ci sono “affaristi” di tutte le nazionalità e di tutte le età, purtroppo!

Vladimir Putin ha solo un desiderio: risolvere la situazione pacificamente. Guardando i fatti noi possiamo perfettamente osservare questa sua tendenza di fondo, questo suo movimento verso la pace.

Alisa Kolokoltseva