L’Europa inasprisce la sua retorica di guerra : il governo di Londra vuole vietare alla Russia l’accesso alla rete bancaria internazionale SWIFT. Un tentativo di colpire in pieno l’economia russa.

Nell’ambito dell’espansione delle sanzioni legate alla crisi ucraina, la Gran Bretagna ha ufficialmente annunciato che esorterà l’Unione europea a bloccare l’accesso della Russia al sistema bancario internazionale SWIFT.

Attualmente la rete SWIFT riunisce oltre 10 000 organizzazioni bancarie e finanziarie in 210 paesi del mondo. La Russia vi conta circa 600 istituti finanziari, fra cui la sua banca centrale.
Nel caso di un blocco, le banche russe non potrebbero più gestire i loro conti di corrispondenza all’estero né i pagamenti in moneta estera.

“Essenzialmente SWIFT è un protocollo di interazione fra le banche. Se le codificazioni comuni vengono proibite in Russia, il sistema bancario russo potrebbe rapidamente sprofondare nel caos – spiega l’economista russo Vassili Yakimkine.

Una proposta che parrebbe avere poche possibilità di essere concretizzata. Se bloccassero tutti i pagamenti provenienti e a destinazione dalla Russia, i dirigenti occidentali non potrebbero più pagare le risorse energetiche e non riceverebbero le consegne di gas.
Inoltre, questo potrebbe stimolare Russia e Cina (e per l’Occidente sarebbe molto pericoloso) a creare un proprio sistema di pagamento per le transazioni finanziarie fra le banche dei diversi paesi.

L’analista finanziario Anton Soroko spiega che se la restrizione venisse attuata, la Russia disporrà probabilmente di un determinato lasso di tempo per adattarsi alla nuova situazione.

La Banca di Russia sta studiando la creazione di un sistema SWIFT equivalente. Lo scorso agosto il vice ministro russo delle finanze, Alexeï Moïseïev, aveva dichiarato che esistono già diverse proposte: ad esempio la società russa CyberPlat ha già sviluppato soluzioni simili.

Sarebbe impossibile creare un equivalente completo del sistema SWIFT perchè questo necessiterebbe la cooperazione di tutte le banche che ne fanno parte, cosa che sembra poco probabile. La soluzione potrebbe consistere nel creare un centro di trattamento SWIFT in Russia, il che non sarebbe privo di conseguenze sui suoi scambi internazionali.

(Fonte : fr.rbth.com)