Due miei importanti amici – che conosco bene e con i quali ho avuto occasione di collaborare – hanno concepito e realizzato, lo scorso anno, un progetto di grande interesse.

Sto parlando del sito “Capire davvero la crisi” www.capiredavverolacrisi.com, che vi invito, affezionati lettori di Ticinolive, caldamente a visitare.

Se dovessi individuare la parola chiave del sito non avrei dubbi: è “LIBERALE”. Oggi come non mai la parola è di moda, oggi più che mai la sostanza ne è minacciata. La partitocrazia imperante, le lobby scatenate assetate di sangue, lo stato assistenziale che non riesce a finanziarsi, l’implacabile torchio fiscale. Tutto ciò non è liberale.

Ben venga allora questo portale, che si rivolge primariamente all’Italia ma è valido, e molto, anche per la Svizzera ed il Ticino.  Leggiamo insieme l’attraente presentazione che ne fanno i due ideatori e promotori, il dr. Alberto Siccardi e il dr. Marcello Foa.

PS. a) “Capire davvero la crisi” è anche su Facebook   b) Una “piccola” idea geniale consiste nella “definizione della settimana”: debito pubblico, pressione fiscale, spread, deflazione. Come dite, queste cose le sanno tutti? Non è mica sicuro!

 

Questo sito nasce dall’iniziativa personale di membri della società civile, in particolare dalla passione civica di Alberto Siccardi e la competenza di Marcello Foa.

PERCHE’ QUESTO SITO

Capire davvero la crisi. Perché solo se si capiscono le cause del drammatico periodo economico che l’Italia vive da qualche anno, sarà possibile gettare le basi per migliorare il Paese e per uscire dal magma di illusioni, false speranze, talvolta inganni, che paralizzano l’azione politica.
Questo sito è nato in un momento decisivo della storia italiana, a circa due mesi dalle elezioni politiche del febbraio 2013, ed è tuttora attuale. Noi siamo convinti che solo informando compiutamente i cittadini sui veri dati della gestione della Stato italiano e su quali siano le riforme necessarie per rimettere in carreggiata l’Italia, gli elettori potranno scegliere i partiti e i candidati che meritano davvero la loro fiducia perchè propongono programmi economici semplici e concreti.

Il nostro orientamento è liberale, autenticamente liberale, ma nello spirito di chi, come Einaudi, era mosso da saggezza e senso di responsabilità; dunque siamo contro i monopoli, pubblici e privati, contro le lobby che condizionano la democrazia, contro le aberrazioni di un certo capitalismo.

Quali siano le riforme necessarie ormai è chiaro: bisogna tagliare la spesa pubblica, per diminuire le tasse per far ripartire l’economia attraverso l’aumento dei consumi. Occorre rilanciare la crescita economica, dunque è necessario diminuire le tasse. ma le tasse si possono ridurre solo avendo meno spesa e meno debito. Privatizzare è un bene, ma solo se non si creano monopoli privati al posto di quelli pubblici e tenendo presente gli interessi della comunità.

Strapotere della finanza. Oggi non si può capire il mondo se non si spiegano le responsabilità e l’ingiustificato potere ricattatorio delle grandi banche e se non si apre un dibattito finalmente aperto e sincero su un concetto che la maggior parte degli italiani non conosce, il signoraggio monetario, ovvero spiegando come viene emessa la moneta, con quali costi reali, con quali conseguenze sul debito, chi ci guadagna davvero. Non è possibile risolvere i problemi dell’Italia se non si analizzano gli effetti dell’euro sull’economia nazionale, sulle imprese, sul tenore di vita dei cittadini e le prospettive future per tutti noi. Non c’è vera giustizia se non si risolve l’assoluta e assurda supremazia della finanza su tutti gli altri settori dell’economia, a cominciare dall’industria. Tutto è collegato e le soluzioni devono essere coordinate, complessive, sincere negli intenti e chiare nelle misure correttive.

Ma se il cittadino non capisce la posta in gioco, non può valutare la credibilità dei programmi elettorali e dunque non può esprimere in modo davvero utile il proprio voto. In questo sito troverà una serie di informazioni oggettive, credibili, che gli permetteranno di giudicare se le promesse di chi vuole essere eletto sono serie e fattibili. È preoccupante vedere come, in piena campagna elettorale, nessuno dei partiti, tanto meno il governo di Mario Monti prima e di Enrico Letta dopo, abbiano preso impegni concreti nel tempo, su come e quando e di quanto taglieranno i costi e quindi le tasse, e che, di conseguenza, gli italiani rischino ancora di cadere nella solita trappola, quella di riporre le speranze di rinnovamento e di vita migliore in persone che fanno discussioni di ore in televisione, parlando del nulla, solo di polemiche, senza costrutto. Anche le proposte del nuovo governo Renzi non incidono sul problema dell’aumento dei consumi, come vedete nell’immaggine qui sotto in proposito dei famosi 80 euro:

La conseguenza sarà che, chiunque sarà eletto, riprenderà la gestione senza impegni precisi e col solo vero obbiettivo di portare avanti la situazione attuale, salvare la burocrazia e la spesa statale, il carrozzone che tanto dà a pochi burocrati e politici e che tutto toglie ai molti cittadini, che non hanno più un futuro. Ebbene, questo non deve più succedere, dobbiamo prepararci alle future votazioni, stavolta o si vota per dei programmi seri o non si vota. Indipendentemente che si tratti di partiti di destra o di sinistra o di centro, essi devono darci un buon motivo per sceglierli.

Per questa ragione, passate le elezioni, li controlleremo e verificheremo che le promesse non vengano disattese. Dopo il voto, il sito proseguirà nell’opera di analisi, spiegazione e critica dei problemi economici ma svolgerà anche un ruolo di monitoraggio e di denuncia. Sempre in un’ottica liberale e senza avere alcun interesse personale da difendere, ripromettendoci di contribuire ad aprire la mente ai lettori, a chiarire concetti che vengono ripetuti dai media ma mai spiegati davvero e dunque mai compresi, a far crescere spirito civico con la speranza che sia possibile un’Italia in cui ai partiti non sia più concesso di ingannare a cuor leggero i cittadini.

Alberto Siccardi, imprenditore
Marcello Foa, giornalista e docente universitario