Il 30 novembre gli elettori svizzeri dovranno pronunciarsi sull’iniziativa che chiede alla Banca nazionale svizzera il rimpatrio dell’oro del paese depositato all’estero, che le vieta di vendere il metallo prezioso e che la obbliga a fare in modo che il 20% delle sue riserve sia in oro.

L’economista svizzero Egon von Greyerz ritiene possibile che l’iniziativa abbia successo. In una recente intervista sul portale Kingworldnews.com, von Greyerz ha dichiarato : “La Banca nazionale svizzera afferma che l’oro elvetico depositato all’estero non è stato dato a terzi, dunque il rimpatrio non dovrebbe porre alcun problema.”

“Se l’iniziativa dovesse passare – prosegue von Greyerz – questo vorrebbe dire che la BNS sarebbe obbligata ad acquistare 1’700 tonnellate di oro, ossia circa il 70% della produzione annua mondiale, per un valore di 66 miliardi di dollari.

[…] Non vi è una vera opposizione all’iniziativa. Penso abbia buone possibilità di successo. […] Se vincesse il sì, il mercato dell’oro ne sarebbe sconvolto. Non solo la BNS dovrebbe acquistare un’enorme quantità di oro fisico, ma questo spingerà altri paesi a rimpatriare le loro riserve all’estero.
Se venisse votata, questa iniziativa sarebbe il catalizzatore che metterà fine a una lunga correzione di 3 anni sul mercato dell’oro. Assisteremmo a un nuovo aumento a lungo termine.”