La domanda del blogger disqus. Signora Kolokoltseva, non voglio metterla in imbarazzo, non deve rispondere se non lo ritiene opportuno. Avrei una domanda speciale, vorrei un suo parere sul socialismo ticinese, e anche europeo. Come lo percepisce?
Alisa risponde. Se lei ha notato, mi piace parlare non troppo seriamente di cose serie. Se guarda le foto che accompagnano i miei articoli, sono prese dal mio album privato e scattate con il mio iPhone, vede che non sono troppo serie e non hanno niente di ufficiale. Primo perché non sono giornalista di materie politiche e non pretendo di esserlo. Secondo perché possiedo una spiccata autoironia.
Sono vissuta nel socialismo giunto al suo ultimo stadio e ho avuto una infanzia felice. In parte grazie miei genitori, che erano persone intelligenti e colte. In parte anche grazie al sistema socialista, che ha i suoi vantaggi. A scuola, se ricordo bene, ho imparato che esistono diversi tipi di socialismo, però del “socialismo ticinese” non ho mai sentito parlare [sorriso]. Lenin ha studiato in Svizzera, principalmente a Zurigo. Nel Ticino ha trascorso delle vacanze. Al Monte Verità di Ascona esiste ancora una piccola casa, dove Lenin ha passato ore liete. Lui, dopo aver letto e studiato tanto, ha instaurato un sistema socialista ma non ha potuto costruire una società simile alla Svizzera. Ciò che voi Svizzeri avete oggi è stato costruito grazie a una evoluzione, non a una rivoluzione. In Russia il socialismo è stato un progetto, dal quale è scaturito uno stato totalitario.
Secondo me anche voi Svizzeri avete un problema. Siete arrivati a uno stadio in cui una metà della popolazione lavora e paga le tasse per mantenere l’altra metà, che non lavora e viene sostenuta dallo stato con i soldi della prima metà. Ma il socialismo c’è quando tutti lavorano. In una società socialista possono non lavorare unicamente gli studenti, gli ammalati e i pensionati. Come risultato arrivano nel Ticino frontalieri in massa. Lavorano (perché qualcuno deve pur lavorare) e portano lo stipendio a casa loro. Bisogna considerare che il Ticino è molto piccolo. Ciò costituisce sia un vantaggio che uno svantaggio. Difficile mettere a confronto il socialismo ticinese con il socialismo europeo. Volete, come l’Unione Europea, accogliere e aiutare i migranti? Un paese di soli 330mila abitanti? C’è il rischio di sparire.
Ma… non vorrei calare troppe lezioni, dare l’impressione di sapere tutto. “Chi sa tutto, non sa niente” Questo è il mio pensiero di oggi.
Alisa Kolokoltseva