COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIO DI STATO

Lo scorso 28 settembre il popolo ticinese ha respinto il credito votato dal Gran Consiglio per il finanziamento della partecipazione del Ticino a Expo 2015. In seguito a questo voto è caduto il credito di 3,5 milioni (che poi nei fatti si era ridotto a 2,2 milioni) stanziato nel mese di aprile dal Parlamento ed è entrata definitivamente in vigore la decisione del Consiglio di Stato del 18 giugno 2014 qui allegata.

Con la decisione del 18 giugno il Governo riconosceva primariamente l’impegno a far capo alle sponsorizzazioni private per coprire i costi provocati dagli impegni non revocabili legati alla presenza a Expo 2015, attivando nel contempo una garanzia a carico della riserva del Fondo Swisslos, che ha permesso di firmare due contratti per oltre un milione di franchi. Nel frattempo la raccolta di promesse di donazione ha avuto grande successo, arrivando a oltre 900’000.- franchi in qualche settimana, e sta continuando.

Nella sua seduta del 1° ottobre 2014 il Consiglio di Stato ha deciso, nel rispetto della volontà popolare, che il ricorso al finanziamento da parte del Fondo Swisslos deve essere evitato. Questo principio conferma l’obiettivo primario della decisione del 18 giugno scorso, nel senso che nelle prossime settimane andrà conseguito il risultato di far capo unicamente alle sponsorizzazioni private per arrivare ad un tasso di copertura dei costi del 100% (oggi 83,8%).

Situazione finanziaria

In merito alla portata finanziaria dell’operazione, la situazione al 30 settembre 2014 può così essere riassunta:

Costi da coprire mediante donazioni

– Fr. 568’750.-, quale quota parte del Ticino per la partecipazione come Presenting partner al padiglione svizzero. Si tratta di una pretesa (fattura) a carico del Cantone fondata sul contratto tra Presenza Svizzera e i Cantoni partner del San Gottardo. Fino ad oggi a questo titolo sono stati versati fr. 200’000.- attingendo ai contributi dei donatori.

– Fr. 563’750.-, quale quota parte per la realizzazione, gestione e manutenzione del padiglione e per attività comuni dei Cantoni partner del San Gottardo. Si tratta di una pretesa (fattura) a carico del Cantone fondata sul contratto tra lo studio di architettura Netwer.ch e i Cantoni partner del San Gottardo. A questo titolo non è stato ancora versato nulla. Da osservare che da questo importo non sono stati dedotti, come ipotizzato nel messaggio che accompagnava il credito caduto in votazione popolare, fr. 323’750.- a carico dei crediti di politica economica (contributo Progetto San Gottardo 2020), poiché il Consiglio di Stato ha ritenuto trattarsi di risorse che, in assenza del credito caduto in votazione popolare, non risultano più disponibili.

Il totale di questi due impegni arriva a fr. 1’132’500.-.

Da questo totale sono esclusi i costi per la direzione e gestione di progetto sostenuti fino ad ora, come avviene usualmente per i costi di progetto sostenuti fino al momento dell’approvazione o dell’eventuale rinuncia ad un investimento. Fino ad oggi a questo titolo sono stati spesi fr. 243’936.40, pari a fr. 37’664.90 per costi vivi di gestione e fr. 206’271.50 per i salari di 2 assistenti di progetto da agosto-settembre 2013 a fine settembre 2014. Gli impegni contrattuali con i due assistenti scadono a fine dicembre 2014 (contratto annuale a termine concluso nel 2013), per cui i costi di progetto complessivi, che rimarranno a carico dello Stato, ammonteranno a fr. 300’000.-. Di questi fr. 82’540.- sono già stati considerati nel Consuntivo 2013 dello Stato.

Ricavi da donazioni e copertura dei costi

Sul fronte delle entrate, che in due incontri con i donatori è sempre stato chiarito essere a fondo perso, si registrano attualmente contributi per fr. 949’000.- promessi da diversi donatori. Di questi fr. 420’000.- sono già stati versati.

Il tasso di copertura dei costi di fr. 1’132’500.- è oggi pari all’83,8%.

Nessuna nuova spesa e ruolo dei privati

Nel rispetto della volontà popolare e dei principi ricordati più sopra, il Consiglio di Stato ha deciso di rinunciare alle attività preliminari previste ad Expo 2015, segnatamente alla partecipazione alla tappa di Torino del Giro del gusto.

Quanto alle 9 giornate riservate per il nostro Cantone all’interno dei padiglioni, il Consiglio di Stato discuterà con i privati interessati della loro organizzazione nel corso di una riunione che si terrà la settimana prossima, con l’obiettivo di offrire al pubblico un percorso che si iscriva nel concetto di Expo 2015 senza costi aggiuntivi per il Cantone. Il progetto di dettaglio di queste giornate viene definito in questi giorni. I privati, oltre a contribuire a coprire le spese sopra ricordate nel ruolo di donatori, saranno quindi coinvolti direttamente nell’organizzazione delle 9 giornate riservate al Ticino, sotto la coordinazione del Cantone.

Si rammenta che oltre alle giornate riservate per i Cantoni, lo Steering Committee dei Cantoni partner organizza e finanzia 9 giornate intercantonali, i cui costi sono inclusi nelle quote di partecipazione degli enti pubblici.

Attività dello Steering Committee dei Cantoni alpini

Il Consiglio di Stato ha infine deciso di riconfermare il mandato di rappresentante del Ticino nello Steering Committee a Luigi Pedrazzini, che lo aveva rimesso, sia in considerazione del lavoro svolto sin qui, sia in considerazione delle sollecitazioni in tal senso ricevute dagli altri tre Cantoni partner.

Lo Steering Committee continuerà quindi a sorvegliare l’esecuzione del contratto con lo studio Netwer.ch per l’allestimento del padiglione dei Cantoni alpini e si occuperà dell’organizzazione delle 9 giornate intercantonali.

Giova ribadire in questa sede come Luigi Pedrazzini non abbia mai ricevuto e non riceverà alcun onorario per questo incarico.

Il Consiglio di Stato

(commento) Alla fine il governo si arrende all’evidenza, fornisce l’informazione pretesa a gran voce da tutti e imbocca la via più ragionevole.

Ai nostri occhi è soprattutto positivo il fatto che il popolo abbia avuto la possibilità di esprimersi.