Il Partito socialista sarà in prima linea nella raccolta di firme contro il raddoppio del Gottardo

(fdm) Visto che il san Gottardo ci minaccia in un modo così terribile, il PS potrebbe puntare a tappare il monotunnel che già esiste.


Un attentato alla Costituzione: questo è il tentativo di raddoppiare il tunnel sotto il Gottardo. Perché questo decise il popolo con l’Iniziativa delle Alpi: per avere meno traffico, non si può, anzi non si deve bucare ancora la montagna per farci passare ancora più auto e camion.

Oggi il Governo e la maggioranza del Parlamento ci raccontano che il flusso non crescerà perché ogni galleria rimarrà a una sola corsia. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Chi ci crede? Chi può anche solo immaginare che, al formarsi delle prime code, sotto la pressione delle lobby degli autotrasportatori, non verranno aperte tutte le quattro corsie disponibili? Noi non ci fidiamo! Per questo, insieme ad altri partiti e una cinquantina di organizzazioni nazionali e regionali, lanciamo oggi la raccolta di firme contro il raddoppio. I formulari sono disponibili on line sul sito del PS (http://bit.ly/noraddoppio).

Questo raddoppio sarà superfluo e dannoso e costoso.

Superfluo per lo scorrimento, perché nel frattempo verranno aperte le gallerie di AlpTransit e verrà implementata un’adeguata politica di trasferimento, che però proprio un secondo tubo potrebbe indebolire. AlpTransit ci costa 20 miliardi: un investimento che sarebbe boicottato dal raddoppio del tunnel stradale.

Superfluo per la sicurezza, perché il rischio è tanto maggiore quanto più intenso è il flusso, e proprio diminuendo il traffico si renderebbe ancora più sicura la galleria attuale.

Dannoso per il Ticino e l’arco alpino, perché le conseguenze dell’aumento del traffico sulla qualità di vita saranno disastrose. Inoltre durante i lavori di risanamento la galleria attuale resterà chiusa per 140 giorni, senza che sia approntata un’offerta di treni navetta in sostituzione.

Dannoso per l’ambiente e per la salute: nuove strade e nuovi tunnel producono sempre nuovo traffico. Inutile dire quanto sarebbe deleterio per l’arco alpino, così delicato sul piano naturalistico e antropico. E anche per le regioni più distanti: se il flusso aumentasse, anche il Mendrisiotto ne risentirebbe.

Costoso, perché costerebbe 3 miliardi più del risanamento della galleria esistente accompagnato dal trasbordo temporaneo dei veicoli sui treni-navetta. Una spesa del tutto inutile: dopo il risanamento, se davvero fosse aperta una sola corsia per galleria, ci ritroveremmo con le stesse code di prima. [Questo è veramente scorretto: avremmo due corsie separate, molto più sicure; fdm]

Per questo invitiamo tutti e tutte ad aderire a questa raccolta di firme. Non permettiamo che le Alpi vengano violate ancora più di quanto già siano.

Partito Socialista
(Carlo Lepori, Vicepresidente e membro del Gran Consiglio)