Il pensiero del giorno va alla disputa sulla vendita della clinica Moncucco, che si è improvvisamente accesa, e più precisamente al gruppo Genolier, già proprietario della Sant’Anna e dell’Ars Medica, il quale, dato in pole position come acquirente ancora pochi giorni or sono, starebbe meditando di ritirarsi dall’affare.
Questo almeno assicura Marco Bazzi dalle pagine di LiberaTV, solitamente bene informata.
Se le cose stanno realmente così, non è molto difficile intuire che cosa possa esser successo. Di fronte al can can inscenato dalla sinistra e dai sindacati – deve comprare l’ente pubblico, il “profit” (cattivo) non può sostituirsi al “non profit” (buono) eccetera eccetera – e a prevedibili guai futuri i dirigenti della Genolier devono essersi detti: “Ma chi ce lo fa fare?”
Resterebbero in campo (difficile dire con quale plausibilità):
— le fondazioni di Respini
— la cordata di medici capeggiata dal dottor Denti
— l’EOC
Certo che, se le suore vogliono vendere rapidamente, la terza possibilità rischia di apparir loro poco appetitosa.