Alisa – che era provvisoriamente scomparsa ma che all’improvviso è ricomparsa – sfoga tutta la sua indignazione in questo “drammatico”, ma anche divertente!, pezzo. Da leggere tutto d’un fiato.

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Le persone facilmente impressionabili e deboli di cuore rinuncino a leggere 

Muffa e truffa non è il titolo del film che vorrei, come al solito, consigliarvi per il weekend. Muffa e truffa è quel che mi è accaduto in giugno, ma l’ “odore” lo sento ancor oggi e non so quando passerà.

Per me, come per tanta altra gente normale, l’ingiustizia è la cosa più grave che possa capitare. Quando la vittima diventa colpevole. Quando tu vedi bianco, ma ti dicono: “È nero!” Quando entri nella casa di amico e lo trovi per terra con un coltello in gola; e nello stesso momento entrano i poliziotti e ti accusano di omicidio. No, non è  esattamente questo ciò che è successo con me, ma lo sento come se così fosse. Un incubo.

Ho affittato in una località del Ticino un appartamento seminterrato a uso deposito, dal 1° aprile, una data in certo senso simbolica. Infatti, come tutti sanno, la tradizione del pesce d’aprile, seguita in diversi paesi del mondo, consiste in uno “scherzo da mettere in atto il 1º aprile. Lo scherzo può essere anche molto sofisticato e ha lo scopo di creare imbarazzo nelle vittime; in altri casi è solo un sistema per divertirsi tra amici.” (Wiki)

Ho riposto tutto, attrezzi di lavoro e oggetti personali, in quel magazzino e sono andata via. In verità andai in Germania per assistere e confortare mia madre mentre mio padre viveva i suoi ultimi giorni sulla terra. Io tenevo la sua mano e piangevo.

Ho pianto tanto, ma negli stessi giorni piangeva tutta l’Europa, e la Svizzera, e l’Italia del Nord sopra tutto. Un’estate così piovosa non la ricorda nessuno. Risultato: al mio ritorno ho trovato il mio deposito allagato. Archivio, libri, mobili, quadri, i miei vestiti, borse, scarpe erano immersi nell’acqua, fuori e dentro tutto era ricoperto di muffa. Una muffa onnipresente. A proposito, lo sapete che la muffa esiste in diversi colori? Dal bianco e giallo al verde e marrone, addirittura al nero. Io non lo sapevo. Non parliamo dell’odore e della mancanza d’aria. Perché, come ho scoperto dopo, non c’è alcuna ventilazione nel locale che per mia disgrazia ho affittato. Neanche nel bagno.

Veniamo al punto. Dove sta la truffa? Incomincia al telefono! Il proprietario (è un avvocato!) mi ha sgridato e ha detto che è tutta colpa mia. Che ho lasciato il finestrino o il rubinetto aperto. Ha mandato il suo idraulico, lo stesso che aveva eseguito delle riparazioni nel locale poco tempo prima, e lui ha dichiarato che dal punto di vista tecnico tutto è a posto. L’appartamento da me affittato ha un’estensione di circa 80 mq, si trova al piano seminterrato -1 e dispone di una cantina aperta al -2. In un palazzo accanto al lido e al fiume, senza ventilazione, durante un’estate straordinariamente piovosa: come potevano non esserci infiltrazioni d’acqua?

Il proprietario addossa tutta la colpa a me come se il locale l’avessi allagato io e pretende di farmi pagare tutte le spese. Ma io so bene che gli avvocati imparano già all’università che la miglior difesa è l’attacco. Sta usando i suoi trucchetti per intimorirmi, per scaricare la sua responsabilità e per ottenere denaro.

Il nome non lo dico, ma se dovrò veramente difendermi per una cosa che non ho fatto – avendo per di più perso tempo, soldi e oggetti preziosi –  vi racconterò tutto. Vi terrò informati, riferirò passo passo come un commentatore di calcio.  Io sono russa e, come ha detto un amico mio… “tu sei forte come Putin!”. La verità e Dio sono dalla mia parte. Al resto pensano i miei avvocati.

Cari lettori, se qualcuno di voi ha subito un’ingiustizia simile, per favore raccontatela; condividete la vostra esperienza. Anche i vostri consigli potranno rivelarsi utili e preziosi. Se poi avete delle domande posso girarle al mio avvocato, che è un legale di grande esperienza con tanta energia.

A proposito, il proprietario sta cercando nuovi inquilini. È sempre lui, quello di muffa e truffa. Vi serve qualcosa? Avete bisogno di un magazzino?

Alisa Kolokoltseva