Heleneum

MUNICIPIO DI LUGANO

Il Municipio conferma che tra le diverse misure di contenimento elaborate nell’ambito del Preventivo 2015 è prevista la sospensione temporanea delle attività espositive del Museo delle culture. Continueranno invece le attività di ricerca e le collaborazioni espositive con altri istituti museali. Inoltre, nel 2016 il Museo sarà trasferito a Villa Malpensata, dove le esposizioni riapriranno nel 2019, in concomitanza con il trentesimo anniversario del Museo.

Il trasferimento porterà ad una soluzione logisticamente migliore e più accessibile rispetto a quella attuale e favorirà il progetto di rilancio di un’istituzione che si è affermata a livello internazionale come punto di riferimento nel campo dell’antropologia dell’arte e delle arti etniche. Nel frattempo il Museo avvierà un processo di trasformazione divenendo parte di una fondazione di diritto privato di utilità pubblica. Il centro costo del Museo passerà da CHF 1.4 milioni nel 2014, a CHF 1.07 milioni nel 2015 a CHF 970’000 nel 2016.

Le attività espositive proseguiranno all’Heleneum sino a maggio 2015 con due esposizioni temporanee previste da tempo e dedicate al reportage armeno del fotografo Elio Ciol e alla collezione di maschere e costumi balinesi di Cristina Wistari Formaggia. Continuerà inoltre la collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino che tra maggio e novembre 2015 ospiterà le esposizioni temporanee prodotte dal Museo delle Culture e dedicate alla Collezione Perino di diapositive del Giappone dell’Ottocento e al ritratto balinese realizzato nel 1938 dal grande fotografo svizzero Gotthard Schuh.

Le attività espositive del Museo delle Culture riprenderanno a Villa Malpensata nel 2019, dopo il suo trasferimento nell’edificio ristrutturato anche grazie alla donazione di 300’000 CHF fatta dalla The Gabriele Charitable Foundation al Museo delle Culture. L’esposizione permanente della Collezione Brignoni e di una selezione delle altre rilevanti collezioni d’arte acquisite dal Museo fra il 2006 e il 2014 (oltre 8’000 opere) sarà riaperta il 23 settembre 2019. E’ inoltre in fase di studio la possibilità che prima di tale data un’esposizione del Museo delle Culture possa venire ospitata al LAC, in collaborazione con il Museo d’Arte, nell’ambito delle attività programmate e già finanziate. In ogni caso il Museo resterà attivo anche in questo periodo transitorio nella produzione di attività espositive fuori dalle mura, nelle attività di formazione e
con i servizi a terzi.

Quanto elaborato mira a garantire al museo le condizioni necessarie allo svolgimento delle sue attività anche nel contesto del contenimento dei costi previsto nell’ambito della definizione del Preventivo 2015 e del Piano finanziario della Città. Conformemente a un’ottica di contenimento delle spese, non si esclude un’eventuale attività espositiva anche prima del 2019, purché costi siano esclusivamente coperti dai privati e non a carico dell’ente pubblico.

Municipio di Lugano

(commento) Colpisce il fatto che alla “chiusura” del Museo corrisponda una “permanenza” dei costi di circa 1 milione l’anno (su 1,4 milioni). Il risparmio appare esiguo ma la mossa ha certamente anche un valore psicologico. Alla fine il “martellamento micidiale” del Mattino e del Mattinonline sembra aver avuto la meglio.

La soddisfazione c’è (per loro, a me il Museo piaceva), il risparmio… molto meno.