«Forte aumento del debito, accompagnato da una crescita perennemente debole e bassa competitività». Questo il giudizio spietato di Standard & Poor’s sullo stato dell’economia italiana. Ne consegue un rating da choc: BBB-, a un passo dall’abissale “junk”, cioè spazzatura, paese in bancarotta.
L’agenzia americana aveva sospeso il giudizio lo scorso giugno per permettere al governo Renzi, allora insediato da soli due mesi, di avviare le riforme nella speranza di un progresso. In realtà in sei mesi il quadro è ulteriormente peggiorato. L’aggravarsi delle condizioni economiche sta «minando la sostenibilità del debito pubblico».
(fonte: Corriere della Sera)
