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NO al referendum sugli ecoincentivi

Il Fronte degli Indignati si dice contrario al referendum contro il credito di 16 milioni di franchi (2014-2018), votato dalla maggioranza del Parlamento il mese scorso, a favore della mobilità aziendale e degli ecoincentivi. Questo referendum, lanciato da giovani PLR e UDC (sollecitati dai “vecchi”?) ci sembra più che altro una mossa partitica contro l’operato del ministro Claudio Zali che, sembra, sia ormai diventato il nemico numero uno del PLR. Il dinamismo del “nuovo” consigliere di Stato mette in ombra qualcuno? Pare…

Il FRONTE degli INDIGNATI, né di destra né di sinistra, valuta le scelte politiche fatte in base alla loro efficacia sul territorio e non sulla “provenienza partitica” delle stesse, per cui sostiene questa proposta, senz’altro perfettibile, e invita i propri aderenti e simpatizzanti a non firmare il referendum.

Vogliamo far risparmiare soldi ai cittadini contribuenti in modo davvero concreto e immediato. Bene: un’amministrazione cantonale gonfiata all’inverosimile e lottizzata partiticamente in modo vergognoso, non vi dice nulla cari giovani PLR e UDC? Bocche cucite…

Non entriamo poi nel merito del “caso Varano” perché il discorso potrebbe farsi lungo e parecchio nervoso. Queste sono storiacce che si ripetono ormai da anni regolarmente! Contromisure e magari controlli incrociati no eh?

Fronte degli Indignati
Donatello Poggi e Orlando De Maria
info@fronte-indignati.ch

(commento) “Nemico numero uno del PLR” è un’evidente esagerazione. Il PLR scende in campo per recuperare il secondo seggio e questo seggio lo deve strappare alla Lega. Il neo-ministro Zali  a) molto attivo e onnipresente  b) innovativo, neo-ecologista, “rivoluzionario” rispetto alla linea leghista tradizionale  si trova automaticamente “sotto tiro”. Un duello interessante, un tema portante nella campagna elettorale ormai in corso.