Pamini 112 bQuando la barca è piena? La domanda posta dalla recente iniziativa federale “Ecopop” sull’uso del territorio e quante persone possa sostenere la Svizzera è molto seria. A ben vedere, lo spazio per le persone in Svizzera dipende da quante vogliamo farcene stare. Una soluzione? L’uso intensivo anziché estensivo del territorio edificando in altezza: immaginiamo per esempio Lughattan, una Lugano come Manhattan.

Come Manhattan, circondata da acqua, Lugano è una tinozza circondata da montagne. Il Ticino in generale ha poca superficie comodamente edificabile: il Sottoceneri ed i fondivalle. Pensando al traffico pendolare quotidiano, non sarebbe interessante se più gente tornasse a vivere in città e si spostasse a piedi o in bicicletta al vicino posto di lavoro? Pertanto perché non (1) permettere ed incentivare l’edificazione di grattacieli, (2) ridurre progressivamente i soldi pubblici spesi per strade e trasporti pubblici, (3) introdurre dei partenariati pubblico-privato incentivati con esenzioni fiscali per gli imprenditori stradali che costruirebbero nuove strade, sgravando lo Stato di parte dei costi?

Immaginiamo concretamente una Lugano che nei quartieri pianeggianti edifichi nuovi palazzi da 30 piani o più. Questi permetterebbero a nuovi residenti di venire a vivere in città e soprattutto di spostarsi ogni giorno a piedi o in bicicletta al proprio posto di lavoro. Vogliamo esagerare nelle riflessioni? Si ricordi che nei grattacieli di Hong Kong i piani bassi ospitano le aziende e le autorimesse, e quelli alti gli appartamenti.

Secondariamente, immaginiamo che l’infrastruttura stradale passi in mano a veri imprenditori della mobilità, che la amplino notevolmente laddove necessario. Possiamo immaginare società a partecipazione pubblica e privata che coprono i costi della strada con pedaggi e non più con le imposte chieste a tutti i contribuenti come oggi. Se viaggiare in auto da Chiasso a Lugano costasse un pedaggio, a qualcuno potrebbe saltare in testa di trasferirsi più vicino al posto di lavoro, e parallelamente con i ricavi si potrebbe ampliare l’autostrada. Immaginiamo per esempio una A2 a due piani grazie ad un nuovo viadotto a pagamento esattamente sopra l’autostrada esistente. Naturalmente, il pedaggio deve variare a seconda dell’intensità del traffico, così che idealmente anche nelle ore di punta non vi sarebbe più coda a causa dell’alto prezzo di transito; viaggiare alle 22:00 di sera sarebbe invece quasi gratuito.

Se tutto quanto sopra sembra piovere da Marte, si consideri che abitualmente nei secoli passati e in tutto il mondo occidentale canali, strade carrozzabili e ferrovie furono costruiti con logiche simili, e solo anni dopo messi a carico delle imposte.

Quali i vantaggi di Lughattan? Minor impatto ambientale (a Lughattan ci si muove a piedi e in bici), traffico più fluido, maggior attrattività della città, finanze pubbliche sgravate, e perché no un po’ di turismo attratto dalle nuove esclusive costruzioni. Inoltre: come a Monte Carlo, agli attuali cittadini ticinesi andrebbe dato il diritto ad appartamenti con minore canone d’affitto (una condizione parte della concessione del diritto di edificare in altezza), in modo che non soffrano del rincaro causato dalla nuova popolazione immigrata e possano continuare a godere il proprio territorio, diventato ancor più attrattivo.

Paolo Pamini, AreaLiberale e Liberales Institut, candidato al Consiglio di Stato sulla lista “la Destra”

(articolo pubblicato nel GdP)