Sabato notte alcuni molinari nella centrale via Balestra hanno creato disordini e si sono accapigliati con la polizia. Dopo i tafferugli i giovani si sono rifugiati nello stabile dell’ex macello, dove si teneva una festa. Dell’incidente riferisce il Corriere del Ticino.

Il capodiscastero Polizia e responsabile della sicurezza cittadina on. Michele Bertini ha rilasciato la seguente dichiarazione:  “Il tempo della pazienza sta finendo. E senza voler ingigantire la cosa, non ritengo giusto che una parte importante della Città venga lasciata in totale incuria e in totale appannaggio di un gruppetto di persone che si dichiarano autonomi: si tratta di una questione di principio e non ideologica. Aprendo gli spazi dell’ex Macello comunale agli autonomi a suo tempo abbiamo tolto le cosiddette castagne dal fuoco al Cantone. Adesso ci aspettiamo però che il Cantone esca da questa timidezza che lo ha contraddistinto in questi anni, e porti avanti insieme alla Città una soluzione alla problematica dei centri sociali in tempi brevi.”

Quando quella “apertura” fu concessa, l’on. Bertini non c’era e neppure spuntava all’orizzonte. La cosa fu fatta in combutta tra Giudici e Bignasca, in risposta a una sollecitazione di Gigio Pedrazzini, che trafficava impacciato con le “castagne ardenti”. A me parve, allora, un errore marchiano. Sono passati anni e non ho certo cambiato idea.

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