Ricevo e pubblico volentieri questa presa di posizione dei Liberi Pensatori, che trovo esageratamente allarmistica (ma ognuno ha diritto ai suoi “sgomenti”).

Ci fu un tempo in cui la Chiesa governava la società esercitando sopra di essa un potere enorme. Oggi non è più così e quei tempi sono lontani. Nel mondo moderno la Chiesa è ancor viva e propone il suo messaggio – tra mille difficoltà, soprattutto in un Occidente sempre più “disattento” – a chi liberamente lo voglia accogliere. Non è un pericolo e non è un drago da combattere (ma bisogna pur ammettere che talvolta i draghi fanno comodo).

Nota. I deputati Francesco “Chick” Cavalli (un docente di matematica in pensione), Jacques “principino” Ducry e Werner “Rosso antico” Carobbio non sono tra i miei preferiti, fermo restando che ciò non ha alcuna importanza.

Libero Pensiero TolstojI Liberi Pensatori ticinesi apprendono con sgomento la decisione del Gran Consiglio ticinese di mantenere l’obbligo di notifica al Vescovo per i reati dei prelati.

Nel giugno 2010 i deputati Francesco Cavalli, Jacques Ducry e Werner Carobbio hanno inoltrato un’iniziativa parlamentare chiedendo l’abolizione dell’art. 7 della legge del 16 dicembre 2002 sulla Chiesa cattolica, che dice: “Il procuratore pubblico notifica all’Ordinario (il vescovo, ndr), entro tre mesi dall’apertura dell’istruzione, l’esistenza di un procedimento penale a carico di un ecclesiastico  quando l’ipotesi di reato è tale da pregiudicare l’esercizio della funzione”.

Il parlamento ha bocciato impropriamente questa iniziativa parlamentare sacrosanta. Non sono bastati tutti gli scandali avvenuti nella Chiesa cattolica negli ultimi anni per convincere il nostro parlamento a togliere di mezzo qualsiasi dubbio sulla necessità di avere una giustizia valida e indipendente per tutti, anche per i membri della Chiesa cattolica.

La cosa che più impressiona sono le parole del rapporto della maggioranza della commissione, scritto da Alex Pedrazzini, per cui il vescovo sarebbe un’autorità dello Stato, e quindi dovrebbe godere delle stesse funzioni di un ministro, di un parlamentare, o di un membro di un municipio.

I Liberi Pensatori si dichiarano fermamente convinti della necessità oggi più che mai di una netta separazione fra Stato e Chiesa e annunciano sin d’ora che intraprenderanno tutti i passi giuridici e politici necessari per contrastare questa legge palesemente anticostituzionale.

Per l’ASLP-Ti, il presidente Giovanni Barella