Domenica primo maggio alle 10h06, sei anni e un mese dopo la morte, Karol Wojtyla – Giovanni Paolo II – è stato proclamato beato dal suo successore, Papa Benedetto XVI.
È la causa di beatificazione più veloce della storia della Chiesa. Festa del nuovo beato, ha confermato il Papa, sarà il 22 ottobre, anniversario dell’elezione al pontificato.

Una ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II è stata portata a papa Benedetto XVI, subito dopo la proclamazione della beatificazione, da suor Tobiana, molto vicina a Wojtyla, e da suor Marie Simon Pierre, che da Giovanni Paolo II fu guarita dal morbo di Parkinson, il miracolo grazie al quale il Vaticano ha potuto giustificare la beatificazione.

Dopo la cerimonia di beatificazione è iniziato il pellegrinaggio di chi ha voluto rendere omaggio al feretro del Papa polacco, posto sotto l’altare centrale della basilica di San Pietro.
Il primo a rendere omaggio al suo predecessore è stato Benedetto XVI. Terminata la Messa sul sagrato è entrato nella Basilica ed ha raggiunto la bara di legno, si è inginocchiato e ha pregato avvolto da un grande silenzio, mentre all’esterno le campane suonavano a festa.
Dopo la sua preghiera è cominciata la processione di cardinali e vescovi e in seguito quella della gente. Le visite sono andate avanti a oltranza: la Basilica ha chiuso alle 5 di lunedì mattina e alle 10.30 il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, ha celebrato la Messa di ringraziamento.