Pubblico questa interrogazione multi-partitica (giunta già ieri in Redazione) premettendole un’unica osservazione, la seguente. Giudico poco convincenti e goffe le ragioni addotte dal Mattino di ieri al fine di “spiegare” l’approvazione concessa dai 3 municipali leghisti alla nomina della signora Burgarella. Se (dico se) la candidata non aveva i requisiti, essi dovevano opporsi, eventualmente facendosi mettere in minoranza. La cosa è ancora meno comprensibile nel caso del municipale on. Lorenzo Quadri, che da anni tiene il LAC sotto la mira del suo fucile spianato.

A questo punto il da farsi è evidente. Il Municipio deve riesaminare il caso e confermare o annullare la decisione. Tertium non datur.

Galeazzi-TizianoINTERROGAZIONE

Lodevole Municipio,

abbiamo appreso notizia dai media che settimana scorsa è stata annunciata una nomina al LAC resasi oggetto di polemica e che l’Esecutivo è intenzionato prossimamente a rivedere di nuovo la nomina contestata.

Dopo aver esaminato il bando di concorso in questione e ricevuto dettagli del CV della neopromossa Direttrice degli Eventi al LAC, vorremmo che il Municipio ci fornisse ragguagli su come e dai chi vengono formate le commissioni di valutazione dei candidati a questo genere di posizioni dirigenziali.

Non spetta sicuramente ai Consiglieri Comunali dare giudizi sulle candidature, ma il chiedersi se le persone assunte o promosse possano ricoprire talune posizioni di non poco conto (anche sulla scala salariale) sì, dal momento che entrano nell’ottica di efficienza e salvaguardia della gestione pubblica, sostenuta fiscalmente dai contribuenti di questa città, che ospita tra l’altro l’Università della Svizzera Italiana, da cui ogni anno escono laureati in scienze della comunicazione, fra cui molti ticinesi e luganesi.

Nel caso della candidata in questione, emergono incongruenze verso il bando di concorso, quali lacune nella conoscenza delle lingue nazionali e mancanza d’esperienza pluriennale nella condotta del personale (stando al CV) e nella gestione e organizzazione in generale.

Preso atto delle considerazioni esposte, gli interroganti pongono le seguenti domande:

1) E’ prassi del Municipio verificare nel dettaglio, nella fase finale prima dell’assunzione o promozione, l’idoneità tra un CV e il bando di concorso specifico?

2) Come valuta il Municipio l’importanza delle lingue nazionali per queste specifiche funzioni dirigenziali, rivolte ad ambiti nazionali ed internazionali e a contatto permanente con un pubblico poliglotta?

3) Con quali criteri di scelta e da chi vengono formate le commissioni interne per vagliare le candidature e trovare la persone più idonee ad un bando di concorso?

4) Nella rosa finale e prima della scelta di un dirigente (come in questo caso), qualcuno dell’Esecutivo partecipa alle discussioni della commissione incaricata?

5) Come valuta il Lodevole Municipio l’integrazione e la conoscenza del territorio cantonale e nazionale di una persona, con due soli anni di permanenza in Ticino, come è il caso della Direttrice italiana promossa?

6) Tra le 142 candidature ricevute, nessun candidato indigeno (interno o esterno all’Amministrazione) mostrava i requisiti richiesti dal bando di concorso?

7) Quale tipo di contratto di lavoro cittadino ha avuto la candidata in questione, prima d’essere stata promossa internamente?

Tiziano Galeazzi UDC

Raide Bassi UDC, Daniele Casalini LdT, Andrea Sanvido LdT, Amanda Rueckert LdT, Lucas Bernasconi LdT, Enea Petrini LdT, Stefano Gilardi LdT, Peter Rossi PLRT, Paolo Toscanelli PLRT, Marzio Guggiari PLRT, Maristella Patuzzi Verdi Ticino