Mercoledì 14 gennaio Giorgio Napolitano dopo 9 anni di presidenza ha ceduto la sua carica. Ha firmato la lettera di dimissioni, ha camminato sul tappeto rosso e, ricevuti gli onori militari nel cortile, ha lasciato il Quirinale.

Napo 4Lo ricorderemo così.

Come ha operato? In carica dal 2006, ha affrontato gli anni duri della recessione e ha visto un paese decadere sotto molteplici profili: economico, valoriale e morale. Ha agito per salvaguardare il livello istituzionale necessario al paese, ha richiamato il governo su questioni importanti come sicurezza, lavoro ed etica ma soprattutto è stato un grande europeista. Agli occhi di molti è stato un paciere capace di far collimare frange politiche spesso inconciliabili e in perenne guerra ideologica tra loro. Nel 2013 davanti a un panorama di governo post elettorale traballante e incerto, ha accettato la rielezione nonostante la sua età fosse già molto avanzata. Dopo nove lunghi anni si accorge dei suoi limiti fisici e capisce che l’età non gli permette di continuare a ricoprire una carica così impegnativa.

Napo 1A un bambino in piazza del Quirinale  ha detto:  “Certo che sono contento di tornare a casa! Qui si sta bene, è tutto molto bello ma è un po’ una prigione. A casa starò bene e passeggerò”. Siamo però certi che Napolitano non si limiterà a passeggiare tra le vie di Napoli come un pensionato qualsiasi. Egli tornerà nel ruolo di senatore a vita, probabilmente nella commissione Esteri, anche se non è escluso che possa scegliere la commissione Affari costituzionali.

Chi assicura l’interim? In attesa del nuovo presidente, la cui nomina è prevista per fine gennaio, il presidente del Senato Pietro Grasso fungerà da presidente supplente. Egli si stabilirà a Palazzo Giustiniani, dove avrà il suo studio anche Napolitano.

Napo 2Chi sarà il suo successore?  C’è chi si prefigura il nuovo Presidente della Repubblica come un saggio dal profilo più notarile e meno politico ma come spesso è accaduto i presidenti passati, pur rispettando i 9 articoli della costituzione che ne definiscono il ruolo, hanno interpretato la carica con sfumature personali. I nomi che si sentono sussurrare sono Bersani, Fassino, Prodi… I cittadini dal canto loro vorrebbero un  maggior trasparenza del processo elettivo.