Il periodo natalizio è appena trascorso e, avendo fortunatamente ancora vicina una nonna, ho potuto constatare in prima persona come trascorrono queste feste i nostri anziani. Le persone nella fascia della terza età sono la nostra ricchezza, coloro che hanno contribuito a farci diventare adulti e a garantirci il benessere nel quale oggi, noi nuove generazioni, abbiamo la fortuna di crescere e spesso ce ne dimentichiamo. Purtroppo la gratitudine verso di loro non è sempre tale come dovrebbe essere e spesso vengono abbandonati a loro stessi e ignorati.
In politica ritengo che non si faccia abbastanza per questa categoria di persone, e ho quindi pensato a che cosa si potrebbe fare per migliorare la loro qualità di vita e a come fare per aiutarli ad affrontare le loro principali difficoltà. La triste realtà è che a metterli in ginocchio sono spesso le condizioni economiche e soprattutto la solitudine. Nella maggior parte dei casi, le rendite dell’AVS non riescono a coprire il fabbisogno vitale e si rende quindi necessaria un sussidio complementare o una rendita di secondo pilastro.
Pensiamo però a coloro che, per svariati motivi lavorativi, non hanno avuto una copertura assicurativa LPP e, invece, a coloro i quali viene negata la complementare AVS, perché padroni di un appartamento acquistato con anni di risparmi e sacrifici. Questi ultimi tirano la cinghia ogni santo mese per poter far fronte alle proprie spese.
Oltre a queste spiacevoli situazioni, bisogna talvolta assistere anche ai ritardi nei versamenti delle rendite citate. In tal senso auspicherei maggior sensibilità da parte delle nostre autorità, specialmente nei periodi festivi durante i quali si necessita maggiormente di liquidità per potersi godere la vita e fare regali ai propri figli e nipoti.
Sta diventando sempre più importante, soprattutto per le persone sole, la presenza di un animale domestico, specialmente di un cane. Gli animali domestici sono un valido sostegno morale e psichico per affrontare meglio le giornate e soprattutto i momenti tristi e malinconici della solitudine. Non è accettabile che a queste persone venga richiesta una tassa, variabile da 50 a 100 franchi annui, poiché per loro si tratta di una reale necessità e assolutamente non di un capriccio. Propongo di esentare i nostri anziani in difficoltà da questa imposta. Questo sarebbe veramente un valido aiuto per loro e un atto sociale ben mirato.
Nicholas Marioli, membro Lega dei Ticinesi e Movimento Giovani Leghisti