fataCerte volte i sogni si avverano. In occasione della pubblicazione del secondo sondaggio del GdP mi ero permesso di scrivere: peccato che non sia disponibile un’alternativa, un confronto. Poteva quasi essere considerato un modesto suggerimento. Proprio oggi la Fata dai capelli turchini ha deciso di accontentarmi e con la sua bacchetta magica ha fatto sì che la Regione affiancasse al terzo sondaggio del GdP un suo “contro-sondaggio” (nome non ufficiale).

Il terzo sondaggio GdP-Pisani.   Viene ribadita la probabile vittoria della Lega. Lo scarto non è abissale ma appare comunque chiaro: PLR 23,2 / 24,6 e Lega 25,4 / 27,4. Le “forchette” non si sovrappongono. Seggio per il PPD e per il PS. Molto bene i Verdi-Savoia, con una forchetta 7,9 / 9,5. Per la prima volta ci si degna di citare “la Destra”, valutata 3,9 / 5,5 (ciò che potrebbe portare a un 6% per il Gran Consiglio).

Il sondaggio Gwh-Nesurini (la Regione), pubblicato oggi.   Qui la musica cambia, perché il risultato ponderato (stimando anche il voto degli indecisi) suona: PLR 22, Lega 21,8. Il non ponderato appare più netto:  PLR 27,6 contro Lega 24,2.

Non si tratta di divergenze da poco, si tratta di vita o di morte (di proposito esagero: semplicemente, di vincere o perdere). La mia impressione? È che molto dipenda dall’elaborazione dei dati, più esattamente da certe scelte alle quali si conforma l’elaborazione dei dati. Faccio due esempi. Nesurini critica la domanda, centrale nel sondaggio Pisani: “Come ha votato quattro anni fa?” argomentando: molti non lo ricordano (io però sì!) o non lo vogliono dire, soprattutto se hanno votato per un partito perdente.

E ancora Nesurini: “Abbiamo evitato di addentrarci in alchimie quali ‘i leghisti non dichiarano il voto’ ” (ecc.). La scienza dei sondaggi indubbiamente esiste ma il risultato, per forza di cose, dipende anche da determinate scelte.

Concludo questo breve articolo con una lode (non frequentissima in me) per il quotidiano radico-socialista. È un bene per tutti che ci sia un secondo sondaggio, anche per Mésoniat, anche per Pisani.