Donatello non fa prigionieri (commento mio)

Un asse Poggi-De Maria non è facile che esista, poiché Donatello è un Indignato partito dalla Sinistra e approdato alle spiagge dell’Indignazione passando per la Lega, mentre De Maria è un pensionato di destra. Ma su certi punti i due personaggi concordano. Ad esempio sul fatto che nel giorno del Natale della Patria Bertoli abbia commesso una grossa sciocchezza, che rischia di costar cara a lui e ai suoi.

Adesso lasciamo che Poggi… si estragga i sassolini dalle scarpe. Ne ha ben diritto.

Poggi 11Bertoli, l’arrogante che ora scrive un giorno sì e uno no su “La Regione”(dove altrimenti?) tentando di mettere assieme i cocci (tardi) e spiegando a chi ancora lo legge, che i socialisti in passato (altri tempi e altri uomini) erano quelli dell’AVS, … e che, udite udite: “abbiamo bisogno di voi.” Quel “voi” sono naturalmente le elettrici e gli elettori ticinesi che il 1° agosto scorso, lo stesso consigliere di Stato, ha malamente bistrattato. Memoria corta o paura con l’avvicinarsi del 19 aprile?

Se la grande maggioranza dei ticinesi votanti, in merito alla votazione del 9 febbraio, non ha capito nulla (ha capito benissimo!) e quindi seconhe esista, poiché Donatello do i sapientoni del PS, ma non solo, “non è affidabile”, ci si chiede perché ora cercate i voti proprio da questi cittadini? Mi viene voglia di dire: coerenza zero, paura tanta.

Bertoli dimostra inoltre di non avere neppure molta fantasia poiché lo slogan “abbiamo bisogno di voi”, l’aveva già lanciato il Nano in occasione della campagna elettorale del 2007, quando la Lega dei Ticinesi era data in forte ribasso ma così non fu. Siamo al plagio?

Manuela Ranzi, PS di Lugano, scrive che il Partito socialista non vuole fare rivotare sul 9 febbraio e bla bla vari. E’ partito forse qualche ordine dalle seggiole della direzione del PS? Sul 9 febbraio l’avete fatta grossa cari “kompagni” ticinesi, Bertoli in primis, e ora le gambe tremano con l’avvicinarsi del fatidico 19 aprile. Ecco che allora tutti (i PS) a tentare di spiegare che: “ … sono stati fraintesi, … che loro non vogliono far rivotare (?), … che sono gli altri che strumentalizzano, … ecc.”

Il 1° agosto 2014, in occasione del suo discorso, il presidente del consiglio di Stato ha praticamente sostenuto che gli unici ad avere capito tutto in occasione della famosa votazione del 9 febbraio, furono i socialisti e qualche radicale. Costato che questa tesi ora comincia a traballare, e non poco, anche in casa socialista. Troppo tardi “kompagni”, l’espressione popolare in democrazia si rispetta sempre e chi va contro non rispetta la democrazia. Grave!

Donatello Poggi
Candidato al Gran consiglio per il Fronte degli Indignati