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Il primo summit Ucraina-Unione europea dall’accordo associativo tra Kiev e Bruxelles (la cui firma è all’origine della crisi che sconvolge l’Ucraina) ha mostrato come i dirigenti europei siano costretti a fare buon viso a cattiva sorte, scrive il giornale economico tedesco Deutsche Wirtschafts Nachrichten (DWN).

“Il summit si è tenuto a Kiev il 27 aprile – scrive il giornale – e la realizzazione dell’accordo associativo è stata incoraggiata dai partecipanti. Il partenariato con la NATO è in corso. L’abolizione dei visti è un obiettivo comune. Il progresso in Ucraina viene pagato con 1.8 miliardi di euro forniti dai contribuenti europei. Non esiste alcun controllo per sorvegliare l’utilizzo di questi fondi. Si tratta di una politica che volge all’assurdo.

(…) La dichiarazione congiunta adottata durante il summit non fa parola dei reali problemi che colpiscono il paese. I partecipianti, Donald Tusk, Jean-Claude Juncker e Piotr Porochenko, si rallegrano dell’attuale situazione in Ucraina come se fosse un successo. Al contempo, la proposta del ministro tedesco degli Affari esteri, Frank-Walter Steinmeier, di considerare la posizione russa sull’accordo associativo tra Ucraina e UE non è stata ascoltata. La Russia è stata chiaramente relegata al ruolo di aggressore.

In poco tempo l’Ucraina ha ricevuto dai contribuenti europei molti più soldi di qualsiasi altro paese dell’UE. Nemmeno la Grecia ha potuto contare su un aiuto tanto disinteressato. Bruxelles sembra non aver tratto alcuna lezione dai suoi errori. Dal fatto che le ingenti somme versate ai palestinesi, ai georgiani, agli egiziani e a molti altri paesi non sono servite a migliorare la situazione.”