dal blog www.pietroichino.it

Immigrati-sbarchi-sbarcoPubblichiamo questo articolo, che presenta l’autorevole parere del senatore Pietro Ichino sul bruciante tema del giorno, che fiumi d’inchiostro fa versare. 

La nostra personale opinione non cambia. Le decisioni della cancelliera Merkel sono folli e se la Germania – come popolo prima ancora che come stato – non troverà la forza e il modo di reagire, ne sarà sconvolta.

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Tempo fa, in una conferenza su di una pagina del teologo Dietrich Bonhoeffer in tema di rapporti tra morale e politica, indicai la questione dei grandi flussi migratori come terreno sul quale tipicamente l’etica politica può essere costretta a scostarsi dall’etica individuale. L’imperativo morale dell’accoglienza nei confronti di chiunque sia in grave pericolo, cui deve certamente attenersi il comportamento del singolo, non può – osservavo – essere trasferito meccanicamente sul piano politico, almeno nella ricca Europa i cui cittadini sono in maggioranza contrari ad aprire le porte allo straniero. La ragion politica impone anche a chi è convinto di quell’imperativo morale di metterlo in sordina nelle proprie scelte legislative e amministrative, se non vuole perdere troppi consensi, anche tra i potenziali sostenitori del proprio partito: altrimenti, per salvarsi l’anima si condannerebbe a essere a tutti gli effetti un cattivo politico. Non userò più questo esempio dopo l’exploit di Angela Merkel dei giorni scorsi: la quale, nell’Europa dei Le Pen e degli Orban, dei Farage e dei Salvini, ha avuto il coraggio morale e la capacità politica davvero straordinaria di lanciare la parola d’ordine “i profughi vanno accolti tutti, tutta l’Europa faccia il proprio dovere”, riuscendo a raccogliere immediatamente un largo consenso intorno ad essa, e ben al di là dei confini del suo pur grande Paese. Chapeau. Proprio l’aver compiuto, nella congiuntura più difficile e drammatica, contro una parte forse maggioritaria del suo stesso partito, questa riconciliazione della ragion politica contingente con il meglio di una tradizione etica europea plurimillenaria, e il fatto di averla compiuta con successo, raccogliendo e orientando il consenso anche al di là dei confini del proprio Paese, costituisce un nuovo motivo di speranza nella possibilità di costruire l’Unione Europea su buone basi. E di legittimazione di Angela Merkel alla sua guida.

sen. Pietro Ichino