L’on. Gianmaria Frapolli, giovane granconsigliere, è un sostenitore della candidatura dell’avv. Battista Ghiggia, in corsa per il Consiglio degli Stati. Per sapere come vanno le cose nel suo campo gli abbiamo rivolto alcune domande. Un’intervista di Francesco De Maria.

FrapolliFrancesco De Maria   Incominciamo dalla notizia bomba della giornata (ndR: il 5 ottobre). Le improvvise dimissioni di Sergio Savoia potranno influenzare il voto? Se sì, in quale direzione?

Gianmaria Frapolli   La scelta di Sergio Savoia è un fattore che tocca lui stesso e la sua formazione politica. A me piace rimanere orientato ai nostri obiettivi, ossia confermare i nostri rappresentanti a Berna, come pure far eleggere Battista Ghiggia agli Stati. Questo lo si fa con convinzione e con le argomentazioni che ci contraddistinguono, non speculando sulle situazioni che accadono agli altri partiti.

Siamo letteralmente stregati dai sondaggi. Il secondo sondaggio Pisani pubblicato dal GdP ha mandato in fibrillazione l’intero mondo politico, sembra quasi più importante il sondaggio… che non la votazione stessa. Lei crede a Pisani? Il sondaggio dev’essere preso alla lettera o “interpretato”?

GF   Credo che il Signor Pisani abbia dimostrato di saper fare molto bene il suo lavoro durante le elezioni Cantonali. Se non ricordo male alle federali di 4 anni fa il sondaggio era però completamente sbagliato rispetto ai risultati finali per quanto concerne gli Stati. Vediamo quindi che in questi casi si manifesta sempre una parte aleatoria molto importante, preferisco quindi andare avanti a testa bassa a lavorare con convinzione sostenendo quelli che sono i nostri temi e lavorando per la squadra, piuttosto che soffermarmi a pensare a qualcosa che comunque non posso influenzare.

Il candidato avv. Battista Ghiggia per vincere deve battere uno dei due uscenti. Quali rimproveri si possono muovere all’on. Lombardi ? Quali all’on. Abate?

GF   Nella mia linea politica, per definizione, non mi è mai piaciuto l’attacco frontale alle persone. L’unica cosa che ho spesso criticato è la macchina statale ed il suo malfunzionamento, questo continuerò a farlo a Bellinzona come pure mi aspetto lo facciano i nostri eletti a Berna. La linea Ghiggia mi rappresenta al 100% perché è un uomo di destra, coerente, e che ha come obiettivo quello far rispettare a tutti i costi la volontà popolare. Le posizioni contraddittorie dei partiti storici in tema europeo non sono state un bene nella gestione dei negoziati, ed oggi più che mai abbiamo bisogno a Berna di persone decise, che con la loro determinazione possano influenzare le decisioni al Consiglio degli Stati.

Gli avversari di Lega e UDC si lagnano aspramente ed accusano: “Avete ridotto il confronto politico a un gruzzolo ristrettissimo di temi – Unione Europea, Widmer Schlumpf e migranti – e questo non è corretto e non è leale. I vostri “tormentoni” hanno fagocitato il dibattito. Hanno ragione?

GF   Per le elezioni federali l’attenzione dei cittadini e dei media si focalizza sui temi più sensibili. Il rapporto con l’Europa è un fattore centrale al quale nessuno di noi può rimanere a guardare. Mi meraviglia chi fa finta di nulla. In ogni caso credo che nei nostri punti elettorali vi siano temi importantissimi come la difesa della piazza finanziaria, la competitività fiscale, il risanamento del tunnel del Gottardo. Punti essenziali quindi per la nostra economia.

Secondo me molti candidati dei partiti storici – visto che è il Ticino che li deve mandare a Berna – hanno abilmente “adattato” il loro messaggio politico ai tempi e alle circostanze. E allora le domando:
— A suo giudizio, qual è la vera linea del PLRT sulle questioni fondamentali?

GF   Il PLRT ha internamente due correnti di pensiero. Quella liberale, più vicina al nostro modo di pensare, e quella radicale, diamentralmente opposta e vicina alla sinistra. Il vero problema di questo partito è la convivenza di queste due anime. Oggi è fondamentale avere compattezza di idee per dare soluzioni ai problemi ai quali siamo confrontati.

— Quale la vera linea del PPD ?

GF   Quella del PPD è una linea Uregiatt. A volte di qua a volte di là… Nonostante vi siano alcune persone che stimo all’interno del partito.

L’intervistatore dovrebbe fare solo domande e non esprimere pareri (ma io le regole non le rispetto quasi mai). Secondo me il principale motivo per NON votare Lombardi* sono le posizioni del PPD svizzero, e in particolare quelle sciagurate del presidente Darbellay. Le sembra una motivazione abusiva? 

(*) Soprattutto in assenza di una condanna chiara da parte del Coordinatore.

GF   Da quando il Signor Darbellay ha deciso di cambiare la rotta del suo partito per rincorrere quella del partito socialista, ha raggiunto solo due risultati:
– il PPD si trova a fare la stampella dei socialisti e questo spesse volte non è nell’interesse della Svizzera;
– il suo elettorato conservatore si è giustamente trasferito su altri lidi.
Ognuno valuti la propria posizione in modo coerente.

L’avvocato Ghiggia proviene dal PPD, sarebbe dunque – secondo vecchi ma forse non del tutto superati clichés – un “voltamarsina”. Questo fatto può ritorcersi contro di lui? Danneggiare la sua immagine? Compromettere le sue chances?

GF   Come ho avuto modo di dire nella risposta precedente è evidente che il PPD è diventato un partito di centro-sinistra, è per tanto normale che persone ben profilate a destra come l’avv. Ghiggia siano uscite da un partito dove non si riconsoscono più. Un partito che in passato era conservatore e che oggi si colloca in area di centro sinistra è destinato a perdere tutti i suoi aderenti con le idee conservatrici. Quindi, per parlare di “Voltamarsina”, mi sembra che il PPD lo sia nelle idee.

Come mai, qualora le cose girassero storte per la coalizione, andrebbe perso il seggio della signora Pantani e non quello di Rusconi?

GF   Non lo perderemo, stiamo lavorando per incrementare, non per regredire.

Nel 70% (quasi) di Ticinesi che hanno votato SÌ il 9 febbraio si contano senza alcun dubbio numerosi cittadini che militano nei partiti storici. È probabile che molti di loro si riconoscano nelle idee politiche di Battista Ghiggia (sovranità del nostro Stato, sua indipendenza da leggi e giudici stranieri, controllo dell’immigrazione selvaggia). La mia ultima domanda è: Quanto risulta difficile (da 1 a 10) per uno di questi elettori
A) Dichiarare apertamente la sua posizione? 
B) Esprimerla nel segreto dell’urna? 

GF   Ad A) rispondo 10 mentre a B) rispondo 1.

Tra non molto anche questi preconcetti finiranno, abbiamo voglia di fare politica trasparente e chiara per il nostro paese, non di fare giochetti che non fanno bene a nessuno. Mi piace sapere da che parte stanno le persone, anche se non sono della mia visione, ma almeno so come la pensano e da lì possiamo costruire. Basta con i sorrisini e le Uregiattate, è tempo di cambiamento.

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