Relazioni e dibattito (moderato da Lino Terlizzi) dopo un saluto del presidente di AITI on. Fabio Regazzi
La Giornata dell’economia ticinese, organizzata nel Padiglione svizzero di EXPO 2015 dalle principali associazioni economiche ticinesi (Associazione bancaria ticinese; Associazione industrie ticinesi; Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del cantone Ticino; Camera ticinese dell’economia fondiaria e Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino) con il titolo “Economia in Svizzera: tra universalità e sostenibilità” non ha voluto (e non ha potuto) fare astrazione dai concetti cardine espressi dall’Esposizione universale di Milano. Pensiamo in particolare alla ricerca della sostenibilità, declinata nelle sue molteplici forme (ambientale, alimentare, sociale, economica) e dell’universalità, intesa come tappa di un percorso culturale, di crescita e di cambiamento che valorizza l’interazione tra i popoli nel rispetto del pianeta, che detta la linea e ispira un modo di fare finanza e impresa cosciente e consapevole, di sicuro vincente, almeno per la Confederazione Elvetica.
La Svizzera, e con essa il Ticino, è un puntino sulla carta, ma ha saputo sfruttare le risorse che aveva in loco. Crocevia di diverse culture, confinante con tre dei quattro principali mercati europei (Germania, Francia e Italia), indipendente dal punto di vista politico, non essendo membro dell’Unione Europea, la Svizzera ha una piazza finanziaria forte, poli economici di rilevanza mondiale, una stabilità politica e una sicurezza giuridica invidiabili e non da ultimo un’ineguagliabile qualità di vita.
Piccola, attrattiva e strettamente legata ai mercati mondiali grazie alle esportazioni, la piazza economica svizzera ha saputo forse declinare al meglio i concetti di universalità e sostenibilità, essendo stata capace di creare un circolo virtuoso che ha giovato alle imprese e al tessuto economico, ma anche alla stessa collettività.
Due esempi in questo senso sono senz’altro la piazza finanziaria e l’industria chimico farmaceutica: due fiori all’occhiello dell’economia elvetica, due settori trainanti che si collocano al vertice anche nel confronto internazionale. Che si tratti di private banking, asset management o assicurazioni, la Svizzera è sinonimo di esperienza, sicurezza e competenza. Stesso discorso quando si parla di chimica-farmaceutica, dove innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo e trasferimento di sapere la fanno da padrone.
A illustrare come si muovono nel contesto internazionale questi due importanti comparti dell’economia svizzera sono due illustri ospiti: Sergio Ermotti e Riccardo Braglia.
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GIORNATA DELL’ECONOMIA TICINESE
“Economia in Svizzera: tra universalità e sostenibilità”
venerdì 9 ottobre 2015, ore 16.30
sala conferenze, Padiglione svizzero EXPO 2015 Milano
Programma ore 16.30 • Inaugurazione e saluto delle associazioni economiche cantonali da parte del Presidente di AITI e Consigliere Nazionale, Fabio Regazzi
• “Universalità e sostenibilità: l’esempio della piazza finanziaria”, Sergio Ermotti, Chief Executive Officer UBS Group AG
• “Universalità e sostenibilità: l’esempio dell’industria chimico farmaceutica”, Riccardo Braglia, Chief Executive Officer Helsinn Holding SA
• Dibattito con i presenti e domande del pubblico, con la moderazione di Lino Terlizzi, giornalista, vice direttore e responsabile della redazione economica del Corriere del Ticino.
Ticinolive sarà presente all’evento.
Un’immagine dal Padiglione svizzero: la “pallina vagante” ovvero la “macchina infernale”