AYLAN “Che la scena sia stata manipolata, mettendo il suo cadavere in una certa posizione, per far impressione, può anche esser accaduto”.
Lo dice il dottor Cavalli, ed è significativo che lo dica LUI. Accompagnando l’ammissione con uno dei suoi abituali sfoghi contro l’aborrito Leader della destra, esagitate esternazioni che Bazzi raccoglie religiosamente (e fa bene) sulla sua pagina.
Il dottor Cavalli si dichiara “impressionato”. Per non essere da meno mi dichiaro tale anch’io. Che un medico noto e stimato, uomo di ragguardevole età (è persino più vecchio di me, e ce ne vuole), ritenga di potersi “lasciar andare” a crisi pantoclastiche di odio patologico verso Christoph Blocher – un politico di forte carattere e di grande levatura, non uno dei soliti quaquaraquà – è impressionante. Ma, tristemente, vero. Si debbono leggere, con pena e sconcerto, accuse di “nazismo” (più precisamente: accostamento a “metodi nazisti”) e “vigliaccheria”. “Clown”. Eccetera.
NOTA. L’operazione mediatica “Aylan” non era certo intesa a influenzare le elezioni federali svizzere! (non credo proprio che Blocher pensasse a ciò). Aveva una portata per così dire planetaria; ha esercitato il suo effetto su Merkel, su Cameron, su milioni di persone.