(com) Martedì 27 ottobre 2015, l’UDC Ticino ha avuto ospite il presidente nazionale Toni Brunner, sceso a sud delle alpi per un breve incontro con i vertici della sezione ticinese. Scopo della visita, oltre a quello di congratularsi personalmente per il risultato elettorale del 18 ottobre, la messa a punto della migliore strategia volta a far eleggere Battista Ghiggia nel Consiglio degli Stati al turno di ballottaggio che si terrà il prossimo 15 novembre.
Toni Brunner, assente all’estero il presidente Gabriele Pinoja, è stato ricevuto da una deputazione di UDC Ticino formata dai due vicepresidenti, Piero Marchesi e Piergiorgio Fornera, dal segretario cantonale Eros Mellini, e dal segretario amministrativo Alfredo Soldati. Ospiti d’onore, il neo-eletto consigliere nazionale Marco Chiesa e, naturalmente, il candidato Lega/UDC al Consiglio degli Stati, avvocato Battista Ghiggia.
I 4’200 voti che separano il nostro candidato dall’uscente Fabio Abate – ha detto Brunner – non sono un divario da poco, ma possono essere neutralizzati con una campagna ben organizzata, che metta in evidenza i temi sui quali l’avversario si distanzia dall’opinione dei Ticinesi. Per esempio, Abate, al contrario di Ghiggia che lo sostiene e collabora alla raccolta delle firme, contrasta il referendum*** lanciato dall’UDC contro la revisione della legge sull’asilo che intende assicurare un avvocato gratis a tutti i richiedenti e che prevede la possibilità da parte della Confederazione di espropriare beni immobili di comuni e di privati per allestire dei centri d’asilo.
L’avversario PLR è anche a favore dell’accordo-quadro sull’integrazione istituzionale della Svizzera nell’UE, che il Consiglio federale sta negoziando e che renderebbe di fatto la Svizzera suddita dell’UE. Anche su questo il nostro candidato (e il nostro partito) – ha continuato Toni Brunner – ha le idee chiare, ma è assolutamente indispensabile che fino all’ultimo minuto lo si faccia ben capire al popolo votante.
Sulla scia del successo ottenuto alle elezioni del Consiglio nazionale, il presidente UDC è fiducioso che il popolo ticinese dirà basta al paradosso che finora l’ha visto mandare a Berna dei rappresentanti che in Parlamento votano l’esatto contrario di quanto i loro mandanti esprimono in votazione popolare.
Per l’UDC svizzera è importantissimo il seggio in più agli Stati che potenzialmente è ottenibile con Battista Ghiggia, e ci crederà fino alla fine sostenendone la campagna con tutti i mezzi possibili.
UDC Ticino
(***) Su questo punto, visto che sono in casa mia, mi permetto di fare un’osservazione. Sono rimasto realmente colpito da una pubblicità elettorale dell’on. Abate, nella quale egli trattava di “irresponsabili” (testuale) i promotori e i sostenitori del referendum contro la recente revisione della legge sull’asilo, una revisione assurda che provocherà un incremento iperbolico di ricorsi contro le decisioni dell’autorità (tanto è tutto gratis!) e, più in generale, aumenterà e di molto l’ “attrattività” della Svizzera (già troppo alta) agli occhi dei migranti. In sostanza: è come chiamarli, ad esempio dall’Eritrea.
Fermo restando il diritto del “senatore” PLR di pensarla come gli garba (mancherebbe) mi appare evidente che un politico che sceglie di presentarsi ai cittadini con un messaggio così aggressivo e così esplicito punta a ottenere il voto della sinistra. Che non gli mancherà.
Secondo me l’on. Abate (o il suo esperto in scienze della comunicazione, se ce l’ha) ha avuto una pessima idea.