Sinai 23dal portale www.blognews24ore.com

Gli esperti americani hanno dichiarato che l’Airbus A321-200 della compagnia charter russa Metrojet, precipitato sabato nel deserto egiziano del Sinaï con 224 persone a bordo, sia esploso in volo. Restano da stabilire le cause dell’esplosione. Si valuta l’ipotesi di una bomba a bordo.

Un satellite americano ha rivelato un lampo termico nel Sinaï al momento del crash dell’aereo russo, il che può testimoniare l’esplosione del contenitore di carburante o la detonazione di una bomba, commenta il canale televisivo americano CBS News :

Un satellite a infrarossi americano ha registrato un lampo termico nel Sinaï al momento del crash dell’aereo russo. I dati sono in corso di analisi per determinare cosa abbia causato la detonazione. E’ stata sollevata l’ipotesi di una bomba, ma un’esplosione nel serbatoio del carburante e nel motore, provocata da un difetto meccanico, potrebbe ugualmente essere probabile.”

Gli analisti del centro di ricerche americano Stratfor ritengono che l’ipotesi più plausibile sia quella dell’esplosione a bordo di una bomba. Eliminano categoricamente la possibilità dell’abbattimento dell’aereo da parte dei missili dei djihadisti dello Stato islamico. L’aereo volava a un’altitudine al di fuori della portata dei missili terra-aria.

“La catastrofe non è nemmeno stata causata da un guasto tecnico – commentano gli analisti – In tal caso, i piloti sarebbero stati in grado di manovrare il velivolo e farlo atterrare senza conseguenze catastrofiche.”

Alexander Smirnov, direttore della compagnia aerea Metrojet, aveva escluso l’errore umano o il guasto tecnico come cause dell’incidente, ma le autorità russe ritengono sia prematuro trarre una qualsiasi conclusione, a causa della mancanza di elementi probatori. Prima di avanzare ipotesi è necessario attendere la fine delle indagini.

(Fonte : fr.sputniknews.com)