Micocci-321In quest’ultimo lunedì pre-elettorale l’on. Natalia Ferrara Micocci è letteralmente “scatenata”, come scrive, sbigottito, il buon Mattia. È persino più attiva del candidato stesso.

Poiché sappiamo che Natalia ama sentirsi al centro dell’attenzione, vogliamo darle piena soddisfazione conferendo il massimo risalto ai suoi articoli e ai suoi commenti. Scrive stamani la granconsigliera PLR su Ticinolibero, attaccando con brio quello che è il “prediletto” tra i suoi nemici (colui che tentò di sottrarle le meritate vacanze):

“Più importante, però, è il senso politico complessivo dell’operazione Lega/Gobbi/UDC. Se funzionasse, Lega e Udc avrebbero ridato al Cantone un seggio nell’esecutivo federale e, sul piano cantonale, posto le basi per una formazione di destra unica con l’ambizione, a medio termine, di ridurre Plr e Ppd a satelliti, come d’altronde purtroppo già accade in molti Cantoni svizzeri. In filigrana, il verosimile cambiamento verso il maggioritario del sistema elettorale ticinese.”

Che dire? Mah, la destra tende ad unirsi e a compattarsi, è del tutto normale, e anche un bene. La sinistra può fare altrettanto (e lei una casa e una famiglia la troverà sempre, non resterà certo orfana).

Forse alla gentile Natalia una domanda la si potrebbe porre, e precisamente la seguente: “Chi/che cosa, quale azione all’interno del suo stesso partito, dieci anni fa spalancò le porte al dilagare dei populisti?” Lo so, lo so, questa è proprio la domanda sbagliata. Tanto per incominciare, è troppo imbarazzante. Per di più la giovane deputata potrebbe (con ragione) rispondere: “Io? Io non c’ero!”