FFS: urge un cambiamento di rotta (titolo originale)
I Giovani Liberali Radicali Ticinesi constatano che da diverso tempo le FFS offrono sempre più spesso un servizio di scarsa qualità. Prova ne è l’ennesima grande perturbazione capitata domenica sera, che ha regalato ai numerosi viaggiatori (per la maggior parte studenti) una trasferta apocalittica, iniziata domenica in serata e terminata lunedì mattina.
Domenica sera, infatti, è stata una serata nera per le Ferrovie Ferroviarie Svizzere. Diverse tratte hanno avuto grossi problemi e il traffico ferroviario è stato perturbato nelle zone di Domodossola (il treno ha dovuto cambiare completamente rotta), Berna, Friborgo e Romont. Molti studenti si sono giustamente lamentati poiché un viaggio che in teoria doveva durare quattro ore è durato otto, o più, e poiché molti sono arrivati a destinazione soltanto nelle prime ore del mattino seguente.
Il problema però non è isolato e non costituisce un’eccezione, poiché è da ormai diverso tempo che le FFS hanno ridotto la qualità e talvolta anche la quantità dei servizi per i viaggiatori. Ne sanno qualcosa gli studenti, che dall’inizio dell’anno accademico hanno vissuto più domeniche nere che domeniche con un viaggio sereno. Sempre più spesso, infatti, la capienza dei treni è dimezzata, i ritardi fanno ormai parte integrante degli orari e la soppressione di treni a lunga percorrenza diventa sempre più frequente. Questo secondo noi è inaccettabile, poiché negli ultimi anni il prezzo di biglietti e abbonamenti generali è aumentato – causando una spesa non indifferente a studenti e famiglie – ma non la qualità dei servizi che, anzi, diminuisce sempre di più. Saremmo anche disposti a pagare di più se di pari passo anche la qualità dell’offerta aumentasse, cosa che invece, purtroppo, non accade. E le FFS questo lo sanno, perché – da ormai diverso tempo – moltissimi giovani viaggiatori hanno inondato di critiche e lamentele la pagina Facebook delle Ferrovie Federali.
Ci chiediamo quindi quale sia la strategia portata avanti dalle FFS, tenuto conto che il treno è il mezzo pubblico per eccellenza, che garantisce una vera alternativa all’auto (e quindi al traffico) e che avrà un ruolo sempre più importante nella nostra società. Confidiamo in Alptransit, la carovana della speranza e del futuro, che ci collegherà in meno di un’ora con la svizzera interna, salvo ritardi.
Proponiamo, infine, al Dipartimento del Territorio di attivarsi verso Berna e le FFS per creare – in Ticino – un tavolo di discussione sui problemi ferroviari, per poter mettere la parola fine a questi viaggi in treno apocalittici, che di sereno hanno solo il paesaggio che attraversa le alpi svizzere.
L’ufficio presidenziale dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi
Alessandro Spano, presidente