Perplessità sulla riforma del diritto d’asilo (titolo originale)

Talvolta Ticinolive è politicamente neutrale, può capitare. Ma non certo in questo caso. Ho personalmente firmato il referendum, finendo ipso facto stigmatizzato nel girone degli “irresponsabili” ad opera dell’on. Abate, al quale faccio i complimenti per l’avvenuta elezione.

Non mi dilungo, poiché oggi incalzano numerose notizie bomba, prima tra tutte la dipartita del Venerabile. Ma anche un tardo di mente vede quali sarebbero le conseguenze della norma “azzeccagarbugli gratis”.

Aron d'Errico xLa riforma del diritto d’asilo, voluta dalla ministra socialista Simonetta Sommaruga ed approvata dal Parlamento a fine settembre, presenta novità che lasciano a dir poco perplessi. Tanto che Lega ed UDC stanno raccogliendo firme per il referendum “Contro gli avvocati gratis per tutti i richiedenti l’asilo”, affinché il popolo possa abrogare le modifiche alla Legge sull’asilo.

Tra le novità, oltre alla facoltà (o meglio, arroganza) della Confederazione d’espropriare ai comuni e ai privati i loro terreni ed immobili per insediarvi nuovi centri asilanti, spicca l’istituzione dell’avvocato gratis per tutti gli asilanti, pagato dai contribuenti. Si creerebbe così una palese disparità: il cittadino svizzero che necessita di un avvocato, deve pagarselo di tasca propria (solo in presenza di determinati requisiti può godere del patrocinio legale gratuito), invece tutti gli asilanti avranno degli avvocati al loro servizio, senza pagare nulla.

È prevedibile all’orizzonte una valanga inarrestabile di ricorsi (in Olanda, dove è previsto l’avvocato gratis, nel 95% dei casi si compie ricorso) da parte di chi non ha nulla da perdere ed è pronto ad utilizzare qualsiasi magheggio giuridico, pur di rimanere nel nostro paese e finire in assistenza a nostro carico, come accade per la quasi totalità degli asilanti. Tale nuova disposizione, renderebbe la Svizzera più attrattiva per i migranti economici e sociali. Facile prevedere, oltre ad un aumento di abusi, pure un aumento di costi e di burocrazia in materia d’asilo.

Al contempo, ci sono ticinesi in disoccupazione, giovani che vengono sostituiti da frontalieri, adulti in assistenza perché considerati troppo costosi per l’attuale mercato del lavoro. In tempi del genere, è assurdo che a Berna si pensi di offrire a tutti gli asilanti degli avvocati gratis, mentre un ticinese lasciato a casa che intende difendere i propri diritti o un genitore che lotta per l’affidamento dei propri figli, deve affrontare costi e difficoltà esorbitanti.

In tutto questo, gli unici a guadagnarci saranno gli asilanti e gli avvocati che potranno godere di un nuovo florido business. Gli unici a perderci saranno gli svizzeri, troppo spesso dimenticati ed ignorati da chi siede a Berna. Per questo, il referendum è lo strumento migliore per consentire al popolo di far sentire la propria voce e cancellare le novità legislative in materia d’asilo, che tanto lasciano basiti.

Aron D’Errico – Movimento Giovani Leghisti Locarno