Ricorso a Lugano per tutelare i diritti popolari (titolo originale)

basta-colonneIn data 8 gennaio 2016 un gruppo di cittadini ha inoltrato al Tribunale amministrativo cantonale un ricorso volto a tutelare i diritti popolari a Lugano, segnatamente il diritto di referendum, che è stato negato in un caso molto importante a seguito del ricorso al Governo da parte del gran consigliere della Lega dei Ticinesi Paolo Sanvido. Non stupisce che un esponente di un partito che non conosce la democrazia al proprio interno inoltri un ricorso per impedire ai cittadini della sua Città di esprimersi su un credito di 102 milioni di franchi, dopo che per il referendum sono state raccolte 3’300 firme di aventi diritto al voto a Lugano! Non stupisce che un Governo a forte presenza leghista abbia accolto questo ricorso molto discutibile nei contenuti, lesivo dei diritti popolari e anche del diritto di essere sentiti. E nemmeno stupisce che se ne rallegri Giovanni Bruschetti, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese – un organismo peraltro privo di personalità giuridica, che fa e disfa come vuole da anni in questo ambito! Siamo infatti di fronte ad una volontà crescente di chi detiene il potere in questo Cantone (ma non solo) nel negare i diritti democratici e la partecipazione dei cittadini sulle questioni fondamentali per la collettività.

Sottolineiamo infine che il presente ricorso è un atto forzatamente approfondito dal lato giuridico, per l’importanza della posta in gioco, ma che questo costa risorse ed energie ad una minoranza, che agisce a fini ideali per ottenere un miglior equilibrio tra sviluppo e ambiente nell’interesse di tutta la popolazione luganese. Chiediamo che questo aspetto venga debitamente riconosciuto dai tribunali e dall’opinione pubblica.

Comitato referendum contro il PTL/PAL2 (Raoul Ghisletta)