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crashLa Royal Bank of Scotland (RBS) ha messo in guardia i suoi clienti per quello che dovrebbe essere un anno di cataclismi finanziari e per una crisi deflazionista. E’ il momento di vendere le azioni, prima che sia troppo tardi.

Gli specialisti del credito di RBS indicano che la situazione dei mercati è simile a quella che prevaleva poco prima dello scoppio della crisi economica del 2008. I principali mercati delle azioni potrebbero perdere sino al 20 % del loro valore, mentre il petrolio potrebbe raggiungere i 16 dollari al barile.

“Vendete tutto, salvo le obbligazioni di alta qualità. Si tratta di fare il possibile per ritrovare il capitale di partenza. La sala è affollata e l’uscita di sicurezza è stretta” – ha indicato la banca in una nota ai suoi clienti.

Il capo del settore crediti di RBS, Andrew Roberts, ha detto che il commercio mondiale e quello dei prestiti sono in fase di contrazione. Si attende un considerevole aumento della percentuale d’indebitamento.

Secondo Roberts, Wall Street e le azioni europee subiranno un crollo dal 10 al 20 %. A suo dire, Londra è molto vulnerabile a uno choc negativo : “Chi possiede molte azioni nel petrolio e nel settore minerario, deve pensare che i suoi dividendi non sono al sicuro.”

Anche il colosso bancario americano Morgan Stanley aveva avvertito circa i rischi legati al crollo del prezzo del barile di petrolio a 20 dollari, dato che il petrolio influenza largamente il corso del dollaro. Il 12 gennaio, il barile di Brent, punto di riferimento del mercato petrolifero, è sceso sotto i 31 dollari, il costo più basso dall’aprile 2004.

(Fonte : RT.com)