Invasione saudita della Siria : un bluff che potrebbe scatenare la Terza guerra mondiale (titolo originale)

dal portale www.blognews24ore.com

ArabiaA seguito delle minacce dell’Arabia Saudita di lanciare un attacco terrestre in Siria, il giornalista britannico Finian Cunningham riflette sui veri motivi di questa ‘iniziativa anti-terroristi’ e il pericolo che può rappresentare.

“Il progetto saudita – scrive Cunningham – sembra essere un bluff. Ma si tratta precisamente del tentativo di intimidazione imprudente che potrebbe provocare una guerra totale, coinvolgendo Stati Uniti e Russia.

I dirigenti sauditi avrebbero riunito un esercito di 150 000 uomini per invadere la Siria, con il pretesto di una guerra al terrorismo e per sconfiggere lo Stato islamico. Le autorità saudite hanno dichiarato alla CNN che queste truppe saranno affiancate da forze terrestri di Egitto, Turchia, Sudan, Marocco, Giordania, Qatar, Bahrein e Emirati Arabi Uniti. Il ministro siriano degli Affari esteri, Walid al-Mouallem, ha risposto affermando che questo movimento sarebbe un atto di aggressione e la risposta siriana sarà implacabile.

cunningham20Il presidente americano Barack Obama ha espresso approvazione per il piano saudita d’intervento in Siria. Il suo Segretario della Difesa, Ashton Carter, incontrerà in settimana a Bruxelles i rappresentanti della ‘coalizione anti-terrorismo’ per decidere se il piano dell’Arabia Saudita verrà attuato.

Nelle ultime settimane, Ashton Carter e alti responsabili americani, incluso il vice presidente Joe Biden, hanno fatto appello a un’azione congiunta dei paesi arabi nella regione contro i guerriglieri dello Stato islamico. Carter e Biden hanno dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti ad inviare le truppe terrestri americane, qualora fallissero i colloqui di pace di Ginevra.

Non è la prima volta che l’Arabia Saudita parla di un intervento in Siria. Lo scorso dicembre, quando le autorità saudite avevano annunciato un’alleanza islamica di 34 paesi per combattere il terrorismo, avevano vantato il diritto di invadere qualunque paese ove vi fosse una presunta minaccia terrorista.

Le autorità saudite non sono soddisfatte degli sforzi diplomatici guidati dagli Stati Uniti per trovare una soluzione al conflitto siriano. La volontà del Segretario di Stato americano John Kerry di organizzare i negoziati di Ginevra, per trovare una soluzione pacifica al conflitto, viene considerata dai sauditi troppo permissiva nei confronti del governo siriano e dei suoi alleati, Russia, Iran e Hezbollah libanese.

I colloqui di Ginevra, chiusi settimana scorsa senza risultati positivi, non erano in relazione con la risoluzione del conflitto siriano. Sono stati piuttosto un cinico tentativo politico da parte di Washington e i suoi alleati di sabotare il governo siriano, per realizzare l’obiettivo di un cambio di regime in Siria. Lo dimostra la partecipazione ai colloqui di Ginevra di due militanti di al Qaeda. Appare sempre più chiaro che il Segretario di Stato americano John Kerry sperava che i colloqui sarebbero stati un mezzo per bloccare gli attacchi di Russia e Siria contro i mercenari che cercano di rovesciare il governo di Bashar al Assad.

Lo scorso fine settimana Kerry ha dichiarato ai giornalisti che va fatto un tentativo in extremis per convincere la Russia a fare una tregua in Siria. Il governo russo ha replicato dichiarando che le operazioni di bombardamento proseguiranno sino alla sconfitta di tutti i terroristi presenti in Siria.

Le minacce saudite di un intervento in Siria sono un chiaro bluff per ottenere un cessate il fuoco e ridare respiro ai mercenari sostenuti dagli americani e dai loro alleati. Dal punto di vista militare, l’invasione della Siria da parte di truppe saudite non può essere considerata seriamente. E’ sufficiente vedere come il regime saudita sia stato imbrigliato nello Yemen – uno tra i paesi più poveri della regione – negli ultimi 10 mesi, per capire come l’Arabia Saudita non abbia le capapcità di condurre una campagna militare.

Così, con una manovra militare poco realista, il vero pericolo è che i dirigenti sauditi e i loro mecenati americani siano talmente sconnessi dalla realtà che si possano sbagliare nei loro calcoli e decidano di andare in Siria. Sarebbe una scintilla in un barile di polvere da sparo, un atto di guerra contro la Siria e i suoi alleati (Russia, Iran e Hezbollah). Inevitabilmente, un conflitto mondiale.

La Storia ha dimostrato come le guerre siano state spesso il risultato di un processo di follia, a un ritmo sempre più elevato.

(Fonte : francais.rt.com)