Collegiata_bellinzona_interiore xFotografia di Andreas Faessler

* * *

L’Estro armonico 2016, alla seconda edizione nella splendida cornice della Chiesa Collegiata di Bellinzona, propone quest’anno Gli Archi del Rusconi, giovane orchestra da camera guidata del violinista Piercarlo Sacco, in tre concerti solidamente concepiti. Articolati e validamente interconnessi in una programmazione disciplinata e spiazzante, monografica ma creativa, gli appuntamenti, in successione nei prossimi mesi di aprile e maggio, da un lato rinnovano e vivificano i fasti del migliore e più entusiasmante Barocco musicale, dall’altro vengono sorprendentemente sospesi, nel cuore degli eventi, da una proposta accattivante e provocatoria insieme: lo straniamento contemporaneo e popolare del Nuevo Tango di Astor Piazzolla al centro dello svolgersi ordinato di due esecuzioni integrali settecentesche, pianificate fra questa seconda edizione del I ciclo e il prossimo anno: i Concerti grossi Op. VI di Arcangelo Corelli e lo stesso L’Estro armonico Op. III di Antonio Vivaldi che dà il titolo alla rassegna.

In stretta collaborazione fra il direttore artistico Marco Pisoni e il maestro concertatore violinista Piercarlo Sacco, entrambi docenti presso la scuola ticinese ed ente promotore Jardin musical, è stato compilato un programma musicale ambizioso e di incredibile fascino, rigoroso nel suo impianto formale, ma aperto all’invenzione e al virtuosismo dell’arco, alla passione più accesa e al divertimento del balzo e dell’inganno, alla lettura filologica ma persino all’improvvisazione del momento. Ospiti di colore e taglio adeguato alla programmazione saranno la chitarra e il bandoneon nel Double Concerto Piazzolla il 17 aprile e il flauto ne La Notte di Vivaldi del terzo ed ultimo appuntamento.

L’Estro armonico è titolo dispari, che contiene in sé il senso solo apparentemente contraddittorio del capolavoro musicale: titolo ormai storico della rassegna bellinzonese, riprende e da quest’anno sviluppa nota dopo nota il titolo della raccolta vivaldiana pubblicata ad Amsterdam nel 1712, scrigno di tesori appunto estrosi, di forma sorprendente e inusitata anche formalmente, fra la concertazione e la scrittura solistica, ma coerenti e perfino severi nella loro armonia, che appunto è disciplina e organizzazione sonora del materiale musicale e del genio sapiente che lo dispone.

CollegiataI Concerti grossi di Arcangelo Corelli si collocano all’apice della composizione concertante, di quella sistemazione a terrazze e luminosi lampi dorati tardo barocchi segnati dalla  scrittura per il concertino di strumenti, preso a prestito dalla Triosonata, alternato al ripieno della compagine orchestrale, cioè del tutti. Sintesi di arrivo di un’evoluzione tra le più importanti nella storia della letteratura degli strumenti ad arco, i Concerti del Fusignate furono probabilmente composti nell’arco di quasi un decennio e pubblicati solo postumi, nel 1714. Base e modello di riferimento per Antonio Vivaldi, persino nella magia del numero 12 in cui sono suddivisi, i concerti sono sicuramente anche il punto di partenza nella transizione verso il concerto solistico, di cui costituiscono l’ossatura e in un certo senso anche l’eserciziario stilistico-tecnico. Ricchi di inventiva al pari della sorgente veneziana, vengono esaltati dall’ascolto in successione proposto da Gli Archi del Rusconi, che si dipana dal primo all’attacco d’esordio di questa rassegna per chiudersi nella primavera del 2017 con l’ascolto della Giga finale del duodecimo.

L’argentino Astor Piazzolla è riconosciuto universalmente come compositore di primissimo rilievo per il rinnovamento artistico dato alla tradizione del Tango. Autore di centinaia di opere per i più svariati organici, è legato alla maestria e alla energia profuse anche attraverso il suono e l’interpretazione  al bandoneon. La rassegna affianca quindi alcuni dei suoi più grandi capolavori come  Calambre o la stessa Milonga en Re, nella versione orchestrale o per violino, alla sistematica successione delle raccolte tardo barocche di Corelli e Vivaldi, incastonando questa unica e del tutto originale visione contemporanea fra le perle della concertazione barocca. Il senso è quello dello straniamento appassionato, l’obbiettivo è quello della diversione intelligente e del legame analogico che ciascun ascoltatore potrà e vorrà trarre da questa giustapposizione. E al centro del centro, nel mezzo del secondo appuntamento, l’unicum del bandoneon, accompagnato dal suono caldo della chitarra, che condividerà con gli archi l’esaltazione (forse e simbolicamente barocca, chissà) del tesissimo fugato finale.

* * *

I PROGRAMMI

domenica, 3 aprile ore 17.30

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 1 in Re maggiore

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 1 per 4 violini, violoncello ed orchestra in Re maggiore RV549

Astor Piazzolla

Jorge adios – Milonga en Re per violino e archi – La Muerte del Angel

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 2 per 2 violini, violoncello ed orchestra in Sol minore RV578

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 2 in Fa maggiore

* * *

domenica, 17 aprile ore 17.30

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 3 in Do minore

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 3 per violino ed orchestra in Sol maggiore RV310

Astor Piazzolla

Double Concerto per chitarra, bandoneon ed archi

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 4 per 4 violini ed orchestra in Mi minore RV550

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 4 in Re maggiore

* * *

domenica, 22 maggio ore 17.30

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 5 in Sib maggiore

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 5 per 2 violini ed orchestra in La maggiore RV519

Astor Piazzolla

Los Pajaros perdidos per orchestra

Antonio Vivaldi

Concerto Op. X n. 2 per flauto, archi e b.c. in Sol minore “La notte” RV439

Astor Piazzolla

Calambre per orchestra

Antonio Vivaldi

Concerto Op. III n. 6 per violino ed orchestra in La minore RV356

Arcangelo Corelli

Concerto grosso Op. VI n. 6 in Fa maggiore

 

Gli Archi del Rusconi

Piercarlo Sacco, violino solista e maestro concertatore

* * *

Estro ArmonicoPiercarlo Sacco, allievo di Ivan Krivenski, si diploma giovanissimo presso il Conservatorio di Milano. Dal 1993 al 2001 si perfeziona con Salvatore Accardo col quale ha avuto la fortuna di collaborare in svariate compagini cameristiche. Prix Special du Jury al concorso Y. Menuhin Ville de Paris 1992. Fra i giurati (oltre allo stesso Menuhin) Kremer, Spivakov e Zakhar Bron. A tutt’oggi è l’unico violinista italiano premiato in questa prestigiosa competizione. Svolge da oltre vent’anni attività di concertista che lo ha portato in tutta Europa, America ed Estremo Oriente. Ha conseguito per due anni consecutivi il Diploma di Merito dell’Accademia Chigiana di Siena. Dal 2001 al 2004 collabora come di Primo Violino di Spalla col Teatro Lirico di Cagliari, suonando con Direttori quali Maazel, Pretre, Koopman, Hogwood… Come solista e camerista ha inciso per Warner Fonit, EMI classics, Dynamic, Hausmusik, RaiTrade, Velut Luna, Cantaloupe Music. L’album “Café 1930”, in duo col chitarrista Andrea Dieci e pubblicato da Brilliant Classics, è stato “disco del mese” nel maggio 2014 secondo Brilliant Deutschland. Nel 2003 è stato pubblicato da De Vecchi France il suo libro “Apprendre à jouer du violon”. Insegna presso Fondazione Piseri (Brugherio) e Jardin Musical (Lugano). Docente di numerose Masterclasses (Cagliari 2005, Lakeland-Florida 2007, Pallanza 2009 e 2010, Doues 2011, 2012 e 2013, Etroubles 2014).Violino solo di Flores del Alma Orquesta Minimal e dell’Ensemble Sentieri Selvaggi col quale vince la Targa Tenco 2008. Da sempre attivo nella promozione della musica contemporanea. Per lui hanno scritto Carlo Boccadoro, Carlo Galante e Giorgio Colombo-Taccani. Suona un “Augsburger” della prima metà del XVIII secolo.

 Marco Pisoni si è diplomato in Chitarra sotto la guida del M° Mauro Storti. Ha seguito poi corsi a Torino e Firenze con Alirio Diaz ed Oscar Ghiglia e si è laureato in Musicologia, con il massimo dei voti e la lode, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Pavia. Interessato alla sinestesia si occupa di arte, design, Gestalttheorie e ha studiato violino, viola, liuto e pianoforte. Ha tenuto corsi, conferenze, masterclasses e seminari presso l’Istituto scientifico San Raffaele di Milano, il Comune di Milano, la libera Università IULM di Milano, l’Istituto musicale pareggiato “G. Puccini”  di Gallarate, l’Accademia musicale Brera di Milano, le Università di San Paolo e Curitiba in Brasile, l’Università del Wisconsin di Milwaukee negli Stati Uniti, IES Chicago Ill., la Scuola Civica di Musica di Milano, l’Università degli Studi di Genova. Affianca da diversi anni all’attività di chitarrista quella di direttore d’orchestra. Attualmente insegna Chitarra classica e Storia della Musica presso l’istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho, l’Accademia musicale di Brera di Milano e Jardin musical di Bellinzona. Collabora come coordinatore musicale con l’Università degli Studi di Milano – Bicocca e dirige l’Associazione culturale Settecinquetre.