Losone, l’ex caserma e le future prospettive (titolo originale)

* * *

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di “cittadino losonese che protesta”. È ben chiaro che l’Autorità municipale avrebbe modo di tacitare e fugare gli incalzanti dubbi del signor Laffranchi e magari (sarebbe molto positivo) lo farà.

* * *

Caserma LosonePremetto che qui si tratta una volta in piu’ dello stesso Municipio che nel settembre 2012 invitava caldamente la cittadinanza a firmare la petizione Mellini, fra l’altro con argomenti come «nel caso si dovesse optare per la ex Caserma di Losone ci si troverebbe in una situazione estremamente controproducente per tutto il Locarnese». Fino a qui tutto bene ma …. con un’inversione di rotta senza precedenti e la contemporanea insabbiatura di tutto cio‘ che succede nel e fuori dal Centro ora che la situazione sta decisamente degenerando, la stessa Autorità fa l’orecchio da mercante e lascia il compito di togliere le patate bollenti dal fuoco alla popolazione. Il tanto promesso e lodato dispositivo di sicurezza, con il consiglio agli scettici di provarlo per credere, é percepibilmente inesistente e tanto meno funzionante. Per contro viene pero’ largamente tollerato che individui travestiti da „profughi“ e solitamente muniti di lattine di birra, bottiglie di vino e relative sbronze si possano già di buon’ora piazzare schiamazzando dove fa loro comodo senza il minimo rispetto verso il prossimo. Confrontato con precise domande dai giornalisti della RSI e La Regione sul futuro utilizzo dell’ex caserma il Sindaco Corrado Bianda, quello che ancora il 12 marzo 2012 rassicurava il Consigliere comunale Silvano Beretta che «il Municipio di Losone, fermamente contrario, vi si opporrà con tutte le sue forze», ha rilasciato assai ambigue e possibilistiche dichiarazioni come «non ne abbiamo ancora discusso» e «se il problema dovesse porsi, lo affronteremo», asserzioni che puzzano decisamente di marcio e fanno legittimamente presagire che se lasciato in mani sbagliate, il Centro potrebbe venire trasformato da provvisorio in «provvisorioeterno» con tutti gli effetti negativi già in corso. Il prossimo 10 di aprile, tanto per non finire dalla padella nella brace, l’elettorato potrà stabilire quale e come sarà il futuro del borgo: o lasciare il tutto com’é e farsi timbrare da razzista e/o da xenofobo dai «buoni» e dai «propositivi» di casa, oppure per non venire fregati anche nel prossimo quadriennio, sostituire le attuali pedine con leve nuove e libere di zavorre preesistenti. Invito tutti i concittadini a cui stanno a cuore la vivibilità e la sicurezza del paese, a dare il loro voto solo ai candidati di quei partiti che prima delle comunali avranno credibilmente garantito la chiusura definitiva del Centro entro e non oltre il 19 ottobre 2017. Ne abbiamo il sacrosanto diritto, l‘urgente bisogno e definitivamente abbastanza!

Flavio Laffranchi, Losone