xcat_xdubai3A giugno arriverà a Lugano la manifestazione XCat, dedicata ai catamarani. Un evento certamente impegnativo dal punto di vista logistico ed “acustico” (i bolidi acquatici non vanno ad energia solare…), e che, quindi, ha fatto storcere il naso a qualcuno. In particolare a chi reputa intelligente bloccare qualsiasi iniziativa con il mantra della protezione dell’aria. Però poi spalanca le frontiere a 62’500 frontalieri e a decine di migliaia di padroncini che arrivano in Ticino tutti i giorni uno per macchina. Ma il santo di XCat vale certamente la candela. Tanto più che la città non partecipa al finanziamento dell’evento; il suo contributo consiste nel mettere a disposizione spazi ed infrastrutture.

QuadriIl turismo è per Lugano una risorsa economica da valorizzare. Non solo a parole. Negli scorsi anni, tanto è stato fatto in città per sostenere questo importante settore. A partire dalla creazione del dicastero turismo nel 2012. Con la legge sul turismo allora in vigore, che attribuiva la propaganda esclusivamente all’Ente can¬tonale, era un passo necessario, se la città voleva svolgere un ruolo di primo piano in quest’ambito e mettere a frutto gli investimenti fatti.

La città non si è limitata alla costruzione dell’involucro amministrativo, ma si è impegnata anche nella creazione del prodotto turistico. Pensiamo alla stagione estiva, con il Longlake festival ed i suoi 250 eventi, in parte autofinanziati tramite il bar Mojito. Quest’ultimo è a sua volta diventato un attrattore, tanto che una visita al popolare ritrovo è stata inserita nella classifica delle 10 cose più divertenti da fare in Svizzera. Pensiamo anche al periodo invernale, con la creazione del Natale in Piazza. Grazie a questo “contenitore”, della durata di sei settimane, Lugano è entrata nel giro dei tour operator italiani dei mercatini natalizi. Ed infatti, per la scorsa edizione, i bus turistici sono arrivati a centinaia. Il turismo di giornata generato da questi visitatori non figura, per sua natura, nelle statistiche dei pernottamenti. Ciò non vuol dire, però, che non crei indotto economico. Non è stata trascurata nemmeno la Primavera, con il potenziamento della Pasqua in Città. E neppure l’autunno, tramite valorizzazione della Festa d’Autunno e l’aggiunta della Bacchica: mantenendo la caratterizzazione di ciascuna ed un’opportuna distanza temporale, le due feste possono coabitare, rafforzando la valenza turistica dell’autunno luganese, improntato alle tradizioni popolari ticinesi (gli svizzero tedeschi le apprezzano particolarmente). Insomma: con due eventi, si fanno arrivare i turisti durante due fine settimana e non durante uno solo.

I grandi eventi sono parte del prodotto turistico; avere il lago (non valorizzato a sufficienza, ma qui si aprirebbe un altro discorso) ed un bel paesaggio non basta più. All’offerta luganese, negli ultimi anni sono state fatte – pur spendendo assai meno di quel che si spende in mostre senza pubblico – importanti aggiunte. Oltre alle novità citate sopra, si pensi ad esempio agli Harley Days. Inizialmente la prospettiva di ospitare un grande raduno di harleysti in un contesto urbano sembrava una follia. Ma poi i fatti hanno dimostrato che la scelta è stata pagante. Oggi quasi più nessuno priverebbe Lugano di questo spettacolare – e lucrativo – appuntamento.

Gli XCat si inseriscono in questo filone, come vi si sarebbe inserito anche l’e-prix. Queste manifestazioni sono preziose, oltre che per i visitatori che attirano sul posto, anche per la vi¬sibilità internazionale che portano alla destinazione ospitante. Sono dei potenti veicoli di propaganda. E’ importante che a Lugano ci siano, ed è importante che continuino ad esserci.

Negli scorsi anni nel settore turistico la città di Lugano è dunque stata tutt’altro che immobile. Al contrario, ha saputo costruire. E’ dunque importante che si continui su questa strada.

Lorenzo Quadri
Municipale di Lugano
Lega dei Ticinesi