Lugano – Donna anziana in difficoltà costretta a dormire per strada (titolo originale)

Dal portale ETiCinforma.ch di Roberto Bosia

* * *

Una cena in centro con vecchi cari amici. Una capatina alla non stop liberale (ma era già l’ora dei saluti). La giornata… non è mai finita, nella casella postale è arrivato un ultimo messaggio.

* * *

barboneQuesto è quanto sarebbe accaduto se i City Angels di Lugano non si fossero attivati per trovare una soluzione. Sembra un titolo di un giornale di una grande metropoli ma é ciò che é avvenuto nel nostro Ticino.

Cominciamo dall’inizio, già il 22 gennaio di quest’anno i volontari dei City Angels di Lugano, si erano trovati a dover aiutare la medesima donna allertando la croce verde (prontamente intervenuta) perché la donna segnalava dolori all’addome e all’inguine. Già in quel caso l’incolumità della donna era stata messa a rischio, perché nessuno dei tassisti presenti era disposto ad accompagnare la povera donna all’ospedale “definita dagli stessi un caso sociale” perché non era stata in grado di trattenere la sua urina, nonostante la stessa non fosse in grado di andarci autonomamente rischiando così di passare la notte su una panchina, con una forte possibilità di non risvegliarsi più per ipotermia dato l’età e l’alcol in corpo.

Questa nonnina è una donna di origini olandesi ma con un passaporto rossocrociato, sotto curatela nonostante dei figli in Ticino (sembrerebbe benestanti) che non vede mai nonostante il suo desiderio di riavvicinarsi agli stessi. Fra il 22 gennaio e ieri 18 marzo, la donna ha passato le sue giornate inizialmente al Civico e successivamente alla casa anziani di Calstelrotto, luogo dal quale ieri mattina è stata dimessa.

Ciò che è più grave é che sembra che sia il curatore che un assistente sociale della clinica, sapessero che la donna non era in grado di passare la notte al proprio domicilio, perché senza le chiavi dell’appartamento (consegnate all’amministrazione dello stabile perché vi sono dei lavori di ristrutturazione) e senza nemmeno la possibilità di prendere una camera d’albergo perché sotto curatela.

Il coordinatore dell’associazione ha cercato di contattare immediatamente il curatore che prontamente ha riagganciato per ben due volte il telefono, successivamente ha contattato un albergatore di sua conoscenza a Lugano al quale é stato spiegato quanto accaduto e che si è prontamente messo a disposizione ad accogliere la povera donna. Ci sembra doveroso e moralmente corretto indicare chi ha messo una mano al cuore: il direttore Learco Bernasconi dell’Hotel Colorado.

Questa mattina i volontari dei City Angels hanno nuovamente cercato di raggiungere il curatore, al quale è stato inviato per SMS un rapporto di quanto accaduto già nella serata di ieri, ma senza alcuna risposta.

Lunedì cercheremo di prendere immediatamente contatto con gli organi preposti – ci dice Modica Giuseppe, coordinatore dei City Angels – perché è inaccettabile che in un cantone come il nostro, un anziano o qualunque persona in difficoltà, debba trovarsi nella condizione di mettere a repentaglio la propria salute/vita dormendo per strada.

* * *

Ovviamente se riceveremo ulteriori notizie le metteremo a disposizione dei nostri lettori.