(fdm) Non per voler dar ragione a tutti i costi ad Astérix, ma anch’io penso che le argomentazioni dell’esponente socialista siano assolutamente inconsistenti. 

Astérix xIl consigliere comunale del PS locarnese (e candidato al Municipio in corsìa di sorpasso sul – un po’ ammaccato – municipale uscente Ronnie Moretti) Pier Mellini ultimamente si vuole profilare come esperto di turismo. Sul CdT del 30 marzo scorso egli, dopo aver citato i dati del gennaio 2016 che segnalano un calo di visitatori del 6 percento rispetto all’anno precedente (ma Mellini si accorge solo adesso che il turismo locarnese e ticinese è in affanno?), egli così continua: “A un Cantone a vocazione turistica e a una città come Locarno che dovrebbe rappresentare il polo turistico cantonale, certi atteggiamenti di chiusura non fanno bene. Iniziative contro gli stranieri accolte a furor di popolo nel nostro cantone non contribuiscono a migliorare la nostra immagine all’estero e checché se ne dica questo conta eccome, perché si ricollega all’aspetto dell’accoglienza, al fatto di mettere a suo agio il turista, già confrontato con prezzi più alti rispetto ad altre nazioni.”

Insomma per il PS Pier Mellini se il turismo ticinese va male non è colpa del franco forte, né dell’offerta inadeguata del settore, né di decenni di sonno profondo dei partiti storici (compreso il PS) riguardo alle scelte strategiche da farsi per salvaguardare e conquistarsi i turisti in una situazione internazionale di sempre maggiore competizione…..No, la colpa è della Lega e dell’UDC che lanciano (riuscendo talvolta anche a farle approvare dal popolo) iniziative contro gli stranieri!

Quando una semplice riflessione dovrebbe permettere anche a Pier Mellini di rendersi conto dell’infondatezza (anzi della ridicolaggine) di questa sua ipotesi. Riflettiamo un attimino: gli ospiti stranieri seguono forse i dibattiti politici nel nostro Paese? Ma suvvia, veniamo giù dal fico, siamo seri! Quanti cittadini germanici che nel passato sono stati nostri ospiti leggono il “Mattino” o anche solamente sanno per esempio che il Cantone Ticino è uno di quelli che con percentuali più forti ha appoggiato le iniziative dell’UDC svizzera? Né si può ipotizzare peraltro che essi siano restati adombrati per aver ascoltato, magari al bar, qualche gruppetto di ticinesi che dileggiavano l’UE o la signora Merkel: la maggior parte di loro non parla nemmeno italiano (e tantomeno il dialetto ticinese)…..

La stessa cosa vale grossomodo anche per i turisti italiani (in specie per quella fascia di turisti di giornata dal borsello medio o piccolo), per i quali la ragione più probabile di non venire in Ticino è senza alcun dubbio il franco forte e di conseguenza i prezzi cari…..

Ma per dirla tutta, Pier Mellini dovrebbe anche chiedersi un’altra cosa: chi incontrano in primo luogo i turisti germanici o italiani nei nostri ristoranti, bar e alberghi e con i quali essi possono eventualmente aver fatto cattive esperienze o, perlomeno, aver ricavato un’impressione di servizio insoddisfacente? Molto spesso: camerieri bosniaci, kosovari, macedoni, turchi, eccetera. Con costoro il contatto è molto più diretto che non con i residenti ticinesi.  E con ciò: l’arroseur Pier Mellini a été arrosé!

Astérix des Alpes