Elezioni-comunaliPer un bilancio sull’esito complessivo delle elezioni ai consigli comunali ci affidiamo alla Regione.

Lega/UDC   +97

PLR   -53

PPD   -41

PS   -32

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LE NOSTRE OSSERVAZIONI

(in genere non piacciono a nessuno e, se avessi un direttore, sarei stato già da lungo tempo licenziato)

  • Il risultato ribadisce il “mostruoso insuccesso” dei cosiddetti “antileghisti per mestiere”: Paolo Bernasconi e Lillo Alaimo (per non far nomi), Caratti (che non cito) e la combriccola di Bel Ticino. Io non ce l’ho con loro ma dico che, alla fin fine, si rendono addirittura ridicoli.
  • È evidente, ai miei occhi, che nel messaggio politico di certi partiti – lascio da parte la sinistra, che non può cambiare mentalità senza cessare di esistere – c’è qualcosa di errato, ci sono elementi che causano continui arretramenti e sconfitte. Una specie di verme nella mela. Il mio pensiero va, primariamente, al PLR, partito verso il quale è sempre stata vigile  la mia attenzione.
  • Il PLR, da tempo immemorabile, ha un’ala sinistra. È giusto che l’abbia e nessuno gliela vuole togliere. Ma (possibile che lo veda solo io?) un PLR senza la sua ala destra contro la Lega non può vincere. Secondo me lo vedrebbe anche un minus habens. Ma forse no.
  • Il risultato a Lugano ha deluso, spietatamente, le speranze del partito (alimentate dal sondaggio Pisani, rivelatosi totalmente inattendibile). Una dura lezione, un’altra parola non c’è. A questo punto la tentazione di giocare la carta “miracolo” – tutti ne parlano: il ballottaggio per il Sindacato – è forte. Diceva Oscar Wilde: “Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione”. Io non dico né sì né no. Ma bisogna rifletterci bene.
  • Chiudo con una considerazione che non so se ho mai messo su carta (ma che certo non faccio per la prima volta). Tra tutti i (numerosi) atteggiamenti suicidi degli anti-leghisti militanti, qual è stato in assoluto il più mortifero, un vero e proprio flacone di Pentobarbital Natrium? Secondo me questo: dare torto, per principio, alla Lega anche quando essa aveva visibilmente ragione.