Risposta del CdS all’interrogazione “Sanzioni da parte del DECS ai docenti: due pesi, due misure!” (8 aprile) dell’on. Massimiliano Robbiani

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Ecco finalmente una risposta rapida! Bisogna ammettere che il lodevole Governo non lascia all’onorevole leghista di Mendrisio la minima chance. Duramente lo bacchetta e severamente gli fa la lezione, con un tono che rasenta la strafottenza. Il suo “avversario” (di cui nulla sappiamo, ma del quale siamo disposti a pensare tutto il bene possibile) viene per contrasto lodato e innalzato alle stelle.

Immaginiamo che questo testo rispecchi il pensiero di tutti i consiglieri di Stato.

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Robbiani 3 bSignor deputato,

la sua interrogazione, ci si permetta di dirlo, si apre con un articolato cappello in cui fatti puntuali sono frammisti a giudizi di valore, interpretazioni, considerazioni di natura  più o meno  politica che in larghissima misura propongono una visione caricaturale della realtà, poco consona ad un’interrogazione.

Prima di rispondere alle domande che lei pone formalmente, ci preme tracciare, seppur sommariamente, il profilo del docente Daniele Dell’Agnola, da lei criticato nell’atto parlamentare, che, contrariamente da quel che traspare dal suo scritto, gode della stima del mondo scolastico e quindi, quale collaboratore del Cantone, anche dello scrivente Consiglio. Attivo da 16 anni nelle scuole medie e nelle professionali superiori, da quattro alla SUPSI, nonché docente di pratica professionale, il Signor Dell’Agnola svolge un’intensa  attività in  ambito didattico, culturale, sociale anche al di fuori dell’ambito scolastico. Si tratta di un’attività molto apprezzata sia dai giovani che dalle cerchie di popolazione interessate; attività la cui presentazione nella  sua interrogazione meritava un altro tipo di approccio.

Fatta questa premessa rispondiamo ai suoi quesiti.

  1. Come mai il docente può scrivere di uccidere gli studenti sulla propria pagina Facebook liberamente accessibile da tutti?

Il commento che appare su una pagina facebook, datato 10 febbraio 2010, si inserisce in modo scherzoso (come riconosciuto peraltro dallo stesso interrogante) in un contesto dialettico di “conflitto cosmico” in cui l’adulto deve riuscire ad accettare di vivere il conflitto con gli adolescenti, che stanno crescendo. I temi del conflitto sono stati sviluppati riflettendo su quanto sia difficile “stare nel conflitto”, cioè dibattere, dissentire, riuscendo a dialogare con l’altro, facendo conoscere la propria posizione, senza perdere la ragione, senza che il conflitto diventi violenza verbale o fisica. La frase estrapolata dal contesto, peraltro di 6 anni or sono, era evidentemente un’ironia voluta, riferita a un progetto in corso d’opera, attraverso il quale gli allievi hanno poi scritto ottimi testi pubblicati in rete e in un libro. ln nessun modo si tratta dell’evocazione di un atto di violenza né tantomeno di una minaccia di ritorsione.

  1. È stato sanzionato in passato? Gli è stato intimato di cancellare il tutto?

No, il signor Dell’Agnola non è mai stato sanzionato, né gli è stato intimato di cancellare ciò che di fatto è un vasto apporto di materiali di lavoro, annunciato e motivato pubblicamente.

  1. Gli allievi riportati nelle foto allegate e vicino alle pubblicazioni offensive sono minorenni?

Taluni di loro lo sono sicuramente, ma tutte le pubblicazioni sono state annunciate ai genitori.

  1. È accettabile che un docente accosti foto di allievi e di attività didattiche a pubblicazioni politiche gravemente offensive come quelle qui indicate?

Il docente in questione non ha mai inteso svolgere, in ambito scolastico, attività politica nell’accezione intesa dall’interrogante. Il suo progetto educativo è invece volto, nel pieno rispetto dei piani cii studio, alla formazione di uno spirito critico, di autonomia di giudizio, e di confronto dialettico con gli altri e con il potere, osservando sempre il rispetto dei diritti e della dignità altrui. Anche quando questa attenzione non è ricambiata

  1. Perché il DECS multa altri docenti e non richiama questo docente per le sue attività?

Perché per comminare delle sanzioni disciplinari è necessario che siano adempiuti alcuni presupposti, che in questo caso sono manifestamente assenti. L’attività del docente in questione, lungi dall’essere problematica, attesta invece un suo grado di coinvolgimento fuori del comune nell’esercitare la professione di insegnante.

  1. A quante pubblicazioni di materiale scolastico è stato chiamato a collaborare il docente in questione? Che diritto ha di esprimersi sul manuale di educazione sessuale avendovi collaborato solo In parte?

Nel 2013 il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha incaricato una speciale commissione di redigere un nuovo libro dedicato all’educazione sessuale. Il docente in questione è stato chiamato a farvi parte proprio in ragione delle sue vaste e riconosciute competenze. Non si è trattato dunque di un premio. Peraltro scrivere è un lavoro. Prima di scrivere occorre documentarsi, ascoltare chi ha opinioni diverse, mediare, soprattutto per un tema così delicato.

Il signor Dell’Agnola ha collaborato alla pubblicazione a piena soddisfazione del DECS e aveva di conseguenza tutti i diritti di esprimersi in materia.

  1. Quanto descritto rispetta la LORD?

Sì.

Il tempo necessario alla redazione della presente risposta è stato di 3 ore lavorative.

 

Per il Consiglio di Stato: on. Paolo Beltraminelli, presidente