La vittoria – notevole, sofferta, forse insperata – deve aver provocato all’ Unico che fa qualcosa una specie di mini-delirio di onnipotenza. Ormai si è messo in testa di salvare i Ticinesi minacciati di morte certa.
Vaste e rumorose approvazioni (accompagnate da gridolini di “è troppo poco, si può fare di più!”) gli sono giunte da Sinistra, ma noi invitiamo il Giudice a riflettere bene e a mostrare prudenza (in senso politico). Questa alleanza bastarda Rosso-Leghista non porterà alcuna fortuna a via Monte Boglia (a parte la scontata osservazione che il Nano si starà rivoltando nella tomba). Zali veda con chiarezza chi sono i suoi nuovi (presunti) amici e quanto possano “convivere” con quella forza sconcertante e strana – ma vitale – che magicamente ha saputo sconfiggere il Vecchio Potere.
Per gli avversari la via è chiara e segnata. Combattere strenuamente e con efficacia – un po’ meglio di quanto sia riuscito a fare l’inossidabile tandem Cattaneo-Lucibello – questo nuovo Soggetto politico che si ammanta di catastrofismo. Se si è perso il 5 giugno, ci sarà ancora l’occasione di vincere. Basta saperci un po’ fare.
Post scriptum. Ogni tanto (bisogna ammettere) il Mattino la imbrocca. Come quando scrive: “Cattaneo, che ha perso tutte, ma proprio tutte le votazioni” (cito a memoria). Rocco mi perdonerà questo piccolo sgarbo.