Sergio Roic è un amico (non in senso politico però). Ho giocato a scacchi con suo padre. Ha scritto begli articoli sinistri per Ticinolive, che di simili articoli (ogni tanto) abbisogna.

Mi manda oggi questa presa di posizione, che pubblico pari pari, giudicandola però “fuori dal mondo”. Il Mostro è stato ferito, forse a morte, e Roic vuole (con l’ineffabile Bertoli e l’imprevedibile Ducry) rivotare sul 9 febbraio. Ma siamo tutti impazziti?

Aspettiamo almeno che abbiano rivotato i sudditi di Elisabetta II !

brexit-abandon-shipGiovedì 23 giugno il Regno Unito ha accettato di stretta misura il referendum che proponeva di far uscire il paese dall’Unione europea (UE). Numes è dispiaciuto per questa decisione, ma rispetta la volontà democraticamente espressa dai cittadini britannici. È evidente che questo voto apre una crisi geostrategica di importanza continentale, che richiede il sangue freddo di tutti quanti e una volontà di consenso da parte degli Stati e degli europei, svizzeri compresi. Tuttavia, offre anche l’occasione di riaffermare chiaramente i valori e gli obiettivi dell’integrazione europea – in particolare quelli di libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto così come di rispetto dei diritti dell’uomo – e non rimette in nessun modo in causa la loro qualità e la loro importanza nell’affrontare le sfide future.

Per quel che riguarda la Svizzera, Brexit avrà delle pesanti conseguenze. In effetti, questo voto rischia di chiudere definitivamente la porta a ogni negoziazione sulla messa in atto dell’articolo 121a. Di conseguenza, un nuovo voto di chiarimento sulla libera circolazione delle persone dev’essere organizzato il più presto possibile, come è stato preconizzato da Numes a seguito degli Stati Generali Europei organizzati il 10 maggio 2014 a Berna. Questo voto di tipo costituzionale potrà consistere nell’elaborazione rapida di un controprogetto all’iniziativa RASA. Il popolo svizzero avrà così la possibilità di decidere se annullare la decisione del 9 febbraio 2014, oppure di emendarla, oppure ancora di confermarla lasciando invariato l’articolo costituzionale 121a. In ogni caso, è urgente che la Svizzera esca dall’immobilismo e metta in campo ogni energia possibile per preservare le proprie acquisizioni europee.

NUMES